La melagrana è il frutto del melograno, che matura a partire da ottobre. La parte commestibile, che rappresenta circa il 50% del totale, è costituita per il 40% dai chicchi interni (gli arilli) e per il 10% da semi. I chicchi contengono 80,5 g di acqua, 15,9 g di zuccheri totali, 2,2 g di fibre (costituite soprattutto da pectina), 8 mg di vitamina C, 15 mg di vitamina A retinolo equivalente, 290 mg di potassio ma anche acido citrico e polifenoli, principalmente antociani, che sono i responsabili di buona parte delle attività protettive comprese quelle antiossidanti e antinfiammatorie.
Nei semi, invece, fra il 12 e il 20% del peso totale è rappresentato dall’olio che contiene circa il 70% di acido punicico, un acido grasso molto simile all’acido alfa linolenico che appartiene alla famiglia degli omega-3. Inoltre, nei semi è contenuta la maggior parte della fibra, altre vitamine e polifenoli. Eliminandoli, quindi, si perdono un bel po’ di sostanze nutrienti.
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Ha un potere antiossidante
I chicchi di melagrana sono leggermente aspri e si possono consumare da soli o in insalate, di frutta e verdura, o come base di ottime ricette. La melagrana è indicata anche nelle diete ipocaloriche: apporta solo 68 calorie. La spremuta, invece, è certamente più pratica da preparare rispetto al consumo del frutto al naturale ma per garantire all’organismo i benefici di cui il frutto è ricco bisogna assumere almeno due bicchieri di succo nell’arco della giornata. Come si diceva poco fa, la melagrana è ricca di polifenoli, che sono straordinari antiossidanti naturali. Possono quindi aiutare a contrastare i radicali liberi e di conseguenza l’invecchiamento delle cellule e degli organi interni. La melagrana possiede circa il 71% di antiossidanti naturali contro il 40% del vino e il 33% degli altri frutti rossi.
La melagrana rivitalizza la muscolatura
La melagrana ha un’azione rivitalizzante sui muscoli, ne combatte l’indebolimento, favorendo la formazione di nuovi mitocondri, centraline energetiche della cellula, fondamentali per la corretta funzione della nostra muscolatura. Sono questi in sintesi i risultati di uno studio dell’Ecole Politecnico di Losanna pubblicato sulla rivista Nature Medicine. A garantire questo beneficio è l’azione combinata dell’urolitina A, una sostanza prodotta durante la digestione della melagrana e degli ellagitannini, già noti per la loro azione antivirale, antiossidante e protettiva nei confronti di alcuni tumori. Ora è allo studio un farmaco a base di urolitina che possa essere impiegato soprattutto contro la perdita di massa muscolare, tipica della terza età e che spesso raggiunge il livello di sarcopenia, una sindrome correlata all’invecchiamento caratterizzata dalla perdita progressiva e generalizzata della massa muscolare e della forza fisica, che di solito comincia a manifestarsi intorno ai 40-50 anni di età.