Alimentazione

Maqui, il cibo antiage numero uno

Il super mirtillo che cresce in Patagonia è una miniera di antiossidanti

Sembrano normali mirtilli neri, ma contengono sostanze che li rendono dei super mirtilli. Sono le bacche del maqui, un albero che cresce in Patagonia: la grande quantità di delfinidine, gli antiossidanti più efficaci in natura, lo rendono il cibo antiage numero uno. I suoi effetti di contrasto all’invecchiamento cellulare lo rendono molto superiore ad altri alimenti ad alto contenuto di polifenoli, che sono gli antiossidanti tipici dei vegetali, come i mirtilli neri europei (leggi la classifica dei cibi comuni più ricchi di antiossidanti).

Cos’è
Il maqui (Aristotelia chilensis) è un arbusto sempreverde che cresce nell’arcipelago Juan Fernandez, in Patagonia, e può raggiungere i cinque metri di altezza. Il suo frutto ha un sapore naturalmente dolce. In Italia non è in vendita nel suo stato originario, ma si trova contenuto in succhi, infusi e integratori che ne conservano le qualità antiossidanti e antiage.

Gruppo San Donato

Proprietà
La bacca di maqui è ricca di un particolare gruppo antiossidanti, i polifenoli della classe della famiglia degli antociani, le delfinidine, che sono considerati i più efficaci tra i polifenoli poiché idrosolubili e quindi maggiormente biodisponibili. «Il maqui rispetto ad altri frutti, come ad esempio l’uva o i mirtilli e in generale tutti i frutti di colorazione blu scura, contiene più antocianine perché ne è ricca non solo la buccia, ma anche la polpa», spiega Alessandro Sensidoni, professore ordinario di scienze e tecnologie alimentari all’Università di Udine. Insomma il maqui è considerato un elisir di giovinezza.
«Il potere antiossidante delle delfinidine assicura alle cellule un effetto antiage», spiega Antonello Sannia, docente al corso di fitoterapia presso le Università di Siena e Pavia e presidente della Società italiana di medicina naturale, «ma aiuta anche contro l’aterosclerosi e più in generale per contrastare i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento e delle lesioni delle membrane cellulari». Non solo. Nicola Sorrentino, professore di dietologia all’Università di Pavia, aggiunge che, «come il mirtillo, le bacche di maqui sono ricche di principi attivi utili per mantenere in buona salute l’apparato venoso». Inoltre nel maqui si trovano in abbondanza vitamina B5 e vitamina E.

Come e quanto
Nonostante l’arbusto raggiunga anche notevoli dimensioni, è in grado di produrre solo 10 chilogrammi di bacche in sette anni. Ecco perché, a differenza di altri alimenti simili (come le bacche di goji, di acai o degli stessi mirtilli neri), in Italia non è possibile trovarle intere, fresche o secche, ma solo come ingrediente fondamentale di integratori, succhi e infusi, tutti disponibili in farmacia ed erboristeria e da assumersi secondo le indicazioni di un medico.

Avvertenze
Trattandosi di un alimento naturale, non ci sono particolari controindicazioni. «Il maqui agisce immediatamente sulla qualità della nostra salute: siamo in un contesto nutrizionale di prevenzione ma anche di benessere reale», conferma Giovanni Scapagnini, professore associato di biochimica clinica all’Università del Molise. È in ogni caso da evitare l’assunzione nei bambini e durante gravidanza e allattamento.
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