Alimentazione

Lo studio definitivo: quali sono i cibi cattivi?

La dieta gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di molte malattie non trasmissibili, che sono responsabili di circa due terzi di tutti i decessi a livello globale

Ci sono cibi cattivi e cibi buoni. Uno studio che ha analizzato 41 revisioni sistematiche e meta analisi con i dati di più di un milione di persone ha analizzato gli effetti di 14 gruppo alimentari sul rischio di mortalità. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Advances in Nutrition.

Le categorie sono:

Gruppo San Donato

  1. cereali integrali,
  2. cereali raffinati,
  3. frutta,
  4. verdura,
  5. frutta secca,
  6. legumi,
  7. pesce,
  8. molluschi e crostacei,
  9. uova,
  10. latte e latticini
  11. carne,
  12. prodotti a base di carne
  13. bevande zuccherate,
  14. alimenti con zuccheri aggiunti.

Quali sono i risultati?

I risultati dello studio confermano alcune convinzioni che già conoscevamo, ma regalano anche sorprese.

I cibi top

Se mangiamo spesso frutta secca, verdura, pesce, frutta e cereali integrali la riduzione del rischio di mortalità si abbassa in modo significativo. I cibi migliori sono cereali integrali e noci. Nessuno stupore, visto che c’è già un’ampia letteratura scientifica che certifica come questi alimenti siano ricchi di nutrienti fondamentali come vitamine, sali minerali, antiossidanti, sostanze bioattive, fibre e grassi sani.

L’insieme di queste molecole aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, neurodegenerative, diabete di tipo 2 e alcune forme di tumore. Tra l’altro le sostanze bioattive e gli antiossidanti combattono gli effetti dello stress ossidativo, rafforzano il sistema immunitario e migliorano anche le funzioni endoteliali. L’endotelio è il tessuto che riveste i vasi sanguigni e linfatici e le pareti del cuore.

Bene anche un consumo elevato di legumi di qualsiasi tipo e carni bianche, anche se minor rispetto alle altre categorie.

I cibi neutri

Gli unici veri cibi neutri che non hanno né un impatto negativo, né positivo appartengono ai prodotti lattiero caseario.

I cibi da limitare

L’assunzione abituale di cereali raffinati, quindi pane bianco, riso bianco e pasta, non migliora la nostra salute, anche se l’aumento del rischio non è significativo. A sorpresa in questo elenco troviamo anche le uova, che recentemente sono state riabilitate da diversi centri di ricerca internazionali.

I ricercatori, tra cui quelli dell’Università di Bologna, hanno sottolineato che invece un consumo frequente di carni rosse o lavorate, come i salumi, ma anche bere spesso bevande zuccherate, aumenti il rischio di mortalità. Qui i principali responsabili sono i grassi saturi presenti nella carne rossa e nei salumi e gli zuccheri che fanno impennare il rischio di tutta una serie di malattie, come quelle cardiovascolari. In questi caso è il livello di infiammazione che sale, diventando l’habitat ideale di patologie importanti.

 

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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