Stanchezza e preoccupazione sono i principali fattori scatenanti dello stress sia per le donne che per gli uomini. Come rilevato da una recente indagine Assosalute, però, il sesso femminile lega questi stati d’animo principalmente a circostanze emotive (discussioni, prove importanti a scuola o al lavoro), mentre l’uomo le associa maggiormente a condizioni fisiche. Ad esempio, a quando non pratica abbastanza sport oppure quando mangia “male”.
Il ruolo dell’alimentazione
Se per alcune persone la dieta può essere un fattore scatenante dello stress, stare attenti all’alimentazione può diventare uno strumento di prevenzione. Ma una dieta sana può essere anche un modo per curare lo stress? Secondo Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la Cura e la Ricerca su Cefalee e Dolore, IRCCS San Raffaele di Roma, dopo la meditazione, l’alimentazione è il secondo pilastro della gestione dello stress.
Cervello e dieta
«Il nostro cervello consuma moltissimo: basti pensare che utilizza il 15% della gittata cardiaca e ne estrae il 20% di ossigeno – spiega l’esperto – ha bisogno di molta energia e le diete restrittive lo danneggiano. Ma lo danneggiano anche quelle ipercaloriche e ricche di cibi che peggiorano l’infiammazione. Abbiamo visto, infatti, che in una persona stressata il cervello è infiammato e ossidato dal cortisolo. Il regime alimentare ok è quello che apporta un giusto introito calorico e sostanze a basso indice glicemico, ricche di antiossidanti che contrastano gli effetti dello stress. Un esempio? La dieta mediterranea».
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