Quanta caffeina in una tazza di tè? La caffeina è una molecola naturale che si trova nel caffè, nel tè, nel cacao, nelle bacche di guaranà e in altri vegetali tropicali. È uno stimolante del sistema nervoso centrale, che aiuta a tenere svegli e a sentirci meno stanchi. Ci sono anche degli effetti collaterali. Specie se si esagera, si possono provare ansia, tachicardia e difficoltà a dormire.
In molti scelgono di bere il tè al posto del caffè, pensando che contenga meno caffeina. Ma hanno ragione? Possiamo dire da subito che in effetti le foglie di tè forniscono meno caffeina. Ma difficilmente beviamo le stesse quantità.
In questo articolo
Quanta caffeina in una tazza di caffè?
Partiamo dal caffè.
- Un espresso al bar o nelle macchinette che abbiamo a casa contiene tra i 50 e gli 80 milligrammi di caffeina a seconda della qualità del caffè.
- Un caffè lungo tra i 70 e i 120. Il cappuccino tra i 70 e gli 80.
- Il caffè americano 120 milligrammi.
- Quello fatto con la moka tra i 100 e i 150.
- Infine il decaffeinato non supera gli 8 milligrammi.
Caffeina in una tazza di tè: dipende dal tipo e dalla quantità
La quantità di caffeina contenuta nel tè dipende essenzialmente dal tipo che scegliamo e dalla quantità che ne beviamo.
Prendendo una classica tazza di tè da 240 millilitri:
- Il tè nero ne contiene 35 milligrammi,
- la versione verde 32,
- il tè bianco 34,
- l’oolong, quello semi fermentato, 39,
- il matcha tra i 57 e i 133,
- la yerba mate 128 milligrammi.
Caffeina in una tazza di tè: attenti anche a temperatura dell’acqua e tempo di infusione
È bene ricordare che più lasciamo il tè in infusione, più sarà la caffeina che berremo. Quindi il primo consiglio è quello di lasciarlo in infusione solo 1 o 2 minuti se non vogliamo l’effetto di questa sostanza.
Ci sono altri fattori che influiscono sull’ammontare della caffeina contenuta nel tè, oltre al tempo di infusione. Un’altra variabile è la temperatura dell’acqua e la scelta tra la bustina e le foglie sciolte.
Più la temperatura è alta, più le foglie rilasceranno la caffeina. Anche l’acqua molto calcarea aumenta la quota di questa molecola fino a 1,4 volte. In genere quello contenuto nelle bustine rilascia più caffeina delle foglie sciolte. Questo perché quello nelle bustine è ridotto quasi in polvere, permettendo alla caffeina di “uscire” più facilmente.
Caffeina in una tazza di tè: attenzione se avete questi problemi di salute
Se consumata con moderazione la caffeine ha un sacco di benefici per la nostra salute. Se esageriamo, a seconda del nostro stato di salute, possiamo invece avere effetti indesiderati, che possono diventare anche importanti. Secondo l’EFSA, che è l’Autorità Europea per la Sicurezza del Cibo, se ne può assumere fino a 400 milligrammi. Calcolatrice alla mano significa ad esempio che possiamo bere quasi 2 litri al giorno di tè, se non abbiamo sintomi particolare.
Ci sono alcune persone che devono stare particolarmente attente alle dosi di caffeina. Si tratta di chi:
- soffre di ansia,
- ha problemi cardiaci,
- soffre di gastriti o di ulcera,
- ha il reflusso,
- ha problemi al fegato o ai reni,
- soffre di epilessia.
Interazione tra caffeina e farmaci
È bene ricordare che la caffeina può interagire con alcuni farmaci. Quindi è meglio parlare sempre con il medico o con il farmacista.
In generale aumenta l’attività dei broncodilatatori, che i medici prescrivono contro gli attacchi d’asma. Aumentando il battito cardiaco non dovrebbe essere assunto da chi prende farmaci contro la pressione alta. Cautela anche con analgesici, antinfluenzali e antinfiammatori. Potrebbe cambiare il loro effetto.
Naturalmente interagisce con i farmaci contro l’insonnia. Anche alcuni antibiotici, Alcuni antibiotici, soprattutto i chinolonici, possono aumentare la quantità di caffeina in circolo nell’organismo.