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Il cardo mariano: sicuri che faccia bene solo al fegato?

Famoso per i suoi effetti benefici sul fegato, quali sono gli altri benefici che regala questa pianta dal sapore particolare?

Il cardo mariano è da sempre considerato un toccasana per il fegato. È regolarmente usato come terapia complementare dalle persone che hanno danni al fegato dovuti al fegato grasso, alle epatiti e persino per il cancro al fegato.

Diversi studi hanno dimostrato miglioramenti nella funzione del fegato nelle persone con problemi che avevano assunto un integratore al cardo mariano.

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Servono però ulteriori approfondimenti per determinare le dosi e la lunghezza del trattamento. Bisogna anche tenere conto che la stragrande maggioranza delle ricerche è stata fatta su persone che avevano problemi al fegato. Quindi non c’è alcuna evidenza scientifica che il cardo mariano possa essere usato a scopo di prevenzione.

Può aiutare a rallentare il declino cognitivo

Da secoli viene usato come rimedio naturale per malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. Le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie possono infatti essere neuroprotettive e aiutarci a prevenire il declino delle funzioni del cervello, che colpiscono tutti quando invecchiamo.

Alcuni test condotti in laboratorio e sugli animali hanno dimostrato che la silimarina, il principale principio attivo contenuto nel cardo mariano, è capace di prevenire i danni ossidativi alle cellule del cervello, aiutando a rallentare il naturale declino cognitivo.

Gli stessi studi hanno anche evidenziato che potrebbe ridurre il numero delle placche delle proteine beta amiloide negli animali con malattia di Alzheimer. Queste proteine quando sono molto numerose sono il segnale dell’Alzheimer.

Mancano però del tutto degli studi clinici sull’uomo e quindi servono ulteriori approfondimenti.

Può rinforzare le ossa

Anche in questo caso si tratta principalmente di studi fatti in laboratorio o su animali.

Una ricerca ha dimostrato che in laboratorio e sugli animali il cardo mariano sia in grado di stimolare la mineralizzazione delle ossa e quindi potenzialmente a proteggerci contro la perdita di densità dello scheletro.

Può potenziare le cure anti cancro

Diversi studi svolti in laboratorio e sugli animali hanno dimostrato che la silimarina abbia un effetto anti tumorale.

In particolare alcune ricerche hanno sottolineato come possa essere utile per ridurre gli effetti collaterali delle terapie contro il cancro.

Un altro studio ha invece evidenziato come sia in grado di potenziare gli effetti della chemioterapia.

Anche in questo campo però gli studi clinici sull’uomo sono appena iniziati.

Può aumentare la produzione di latte materno

 

I dati sono molto limitati, ma uno studio italiano ha dimostrato che le mamme che assumono 420 milligrammi di silimarina per 63 giorni hanno un aumento della produzione del latte del 64 per cento.

Può aiutare a curare l’acne

Com’è noto lo stress ossidativo gioca un ruolo cruciale nello sviluppo dell’acne. I suoi effetti antinfiammatori e antiossidanti possono essere utili per combattere l’acne.

Uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Clinical & Experimental Dermatology Research, ha dimostrato che chi assume 210 grammi di silimarina al giorno per 8 settimane sperimenta una diminuzione delle lesioni da acne del 53 per cento.

Può abbassare i livelli di zucchero in chi ha il diabete

Uno studio europeo ha dimostrato che il suo estratto lavora in modo del tutto simile ad alcuni farmaci anti diabetici.

Uno studio recente ha evidenziato che chi assume regolarmente silimarina abbia una significativa riduzione dei livelli di zucchero nel sangue.

Inoltre le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti possono aiutare a ridurre il rischio di complicanze del diabete come ad esempio le malattie renali.

Chi deve stare attento

Il cardo mariano è generalmente ritenuto sicuro. Appena l’1% delle persone che assume alte dosi e per lunghi periodi sperimenta effetti collaterali. In genere si tratta di disturbi gastrointestinali, come diarrea, nausea e gonfiore.

Alcune persone però devono essere particolarmente caute.

  • Donne in gravidanza: non ci sono dati sulla sua sicurezza in questa situazione, quindi è meglio evitarlo.
  • Chi è allergico a piante: può causare una reazione allergica nelle persone che sono allergiche ad alcune piante.
  • Chi soffre di malattie croniche, come quelle cardiovascolari, il diabete e alcuni tipi di tumore deve sempre parlarne con il proprio medico curante.

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