Non fa bene solo in gravidanza per un sano sviluppo del bambino. L’acido folico, vitamina che abbonda in verdure a foglia verde, arance e legumi, può aiutare anche a prevenire infarto e ictus. Lo stabilisce uno studio cinese reso noto sulla rivista JAMA. Per la prima volta, si dimostra con un’ampia casistica l’esistenza di un legame diretto tra l’assunzione di folati e il rischio cardiovascolare.
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Folati fondamentali per la salute del cuore
Coordinata dal team di cardiologi del Peking University First Hospital di Beijing, l’indagine ha coinvolto oltre 20 mila adulti ipertesi. L’età dei partecipanti andava dai 45 fino ai 75 anni. Metà di loro hanno assunto ogni giorno acido folico (8 grammi) in combinazione alla terapia anti-ipertensiva. Dopo 4 anni e mezzo di trattamento, i ricercatori hanno calcolato che il rischio di ictus in questo gruppo di pazienti era diminuito del 21% rispetto a quello dei partecipanti che avevano assunto solo i farmaci per l’ipertensione. Con l’assunzione regolare di folati diminuisce, seppur di poco, anche il rischio di incorrere in un primo infarto o ictus e, più in generale, quello di altri eventi cardiovascolari.
Qual è il ruolo della vitamina B9?
Il ruolo della vitamina B9, ovvero l’acido folico, è cruciale per la sintesi del DNA e delle proteine, tra cui l’emoglobina responsabile del trasporto di ossigeno nel sangue. Se il suo impatto sulla salute è ancora poco chiaro, sono ben note le conseguenze associate a una sua carenza nella dieta. Soprattutto in gravidanza, dove bassi livelli di acido folico possono essere causa di gravi malformazioni nel feto. Una dieta bilanciata fornisce la quantità di vitamina sufficiente all’organismo per evitare danni. Alcune condizioni come diabete insulino-dipendente, abuso di alcol, celiachia o disturbi metabolici possono però ridurre il suo assorbimento, creando una situazione di deficit.
Dove si trovano i folati?
Carenze nutrizionali di acido folico sono osservabili in alcune aree geografiche dove è limitata la disponibilità di alimenti. La vitamina abbonda in:
- spinaci,
- broccoli,
- asparagi,
- lattuga,
- arance e succo di arancia,
- legumi,
- cereali,
- limoni,
- kiwi,
- fragole,
- fegato,
- cereali ‘fortificati’.
«Questo studio ha importanti implicazioni per la prevenzione di ictus a livello mondiale». Meir Stampfer e Walter Willett lavorano al Brigham and Women’s Hospital e Harvard Medical School di Boston. «Sebbene i partecipanti allo studio soffrivano di ipertensione è verosimile che gli stessi risultati siano estendibili anche alle persone normotese, anche se l’impatto generale potrebbe essere inferiore». «Lo studio sembra supportare i programmi di fortificazione laddove fattibili e la supplementazione di acido folico dovrebbe essere considerata quando una fortificazione non ha più margini di essere implementata».