Cibo salutare uguale a cibo poco saporito. E’ questa la terribile equazione che fa il nostro cervello quando scegliamo un alimento, spingendoci a preferire il cibo “spazzatura”. Lo rivela un’indagine sui consumatori condotta dall’università di Kiel, in Germania, e pubblicata su Journal of Public Policy & Marketing.
I ricercatori hanno toccato con mano questo pregiudizio duro a morire offrendo ad un gruppo di persone vari tipi di yogurt che differivano per contenuto di zuccheri e grassi. Osservando poi dove venivano immersi i cucchiai, ecco l’amara sorpresa: i prodotti più sani erano i meno gettonati, anche se erano stati presentati con maggiore dovizia di particolari per quanto riguarda ingredienti e proprietà benefiche. La strategia comunicativa era risultata del tutto inefficace soprattutto nei riguardi dei consumatori meno attenti alla salute.
Potrebbe essere dunque questo il motivo del fallimento delle numerose campagne contro sovrappeso e obesità. «Bisogna trovare un modo per rendere più attrenti i cibi sani migliorandone il gusto così come il confezionamento e la pubblicità – scrivono gli autori dello studio – investendo sulle campagne di sensibilizzazione che influiscono sull’emotività dei consumatori e incoraggiano l’idea che mangiare sano sia ‘cool’».
EB