Mangiare in eccesso la carne lavorata (in scatola o contenuta in wurstel e salumi), lo sappiamo, non fa bene. E anche quella non lavorata, come una bistecca al sangue, deve essere presente con moderazione nella nostra dieta. Sia per un discorso di salute che per un discorso ambientale. Tuttavia, noi italiani, rispetto agli altri paesi e soprattutto rispetto all’America (dove l’uso di ormoni e altre sostanze anabolizzanti nelle carni è permesso), siamo meno carnivori.
Lo studio
A maggio 2017 un importante studio americano ha confermato i danni legati a un consumo eccessivo di carne rossa (si rischiano nove malattie croniche). Anche se la ricerca è stata condotta negli Stati Uniti, il consiglio degli esperti è quindi quello di non superare le due-tre porzioni a settimana.
Parola all’esperto
Il consumo di carne in Italia, infatti, è in ascesa e – come spiega nella videointervista Gabriele Riccardi, docente di Endocrinologia dell’Università Federico II di Napoli e membro della Società Italiana di Diabetologia (Sid) – può rappresentare un problema per il futuro. L’esperto spiega perché e come sostituire le proteine della carne nella propria dieta settimanale.
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