Alimentazione

Giuggiole: proprietà e benefici di un frutto dimenticato

Questi frutti dal sapore dolce e delicato sono ottimi al naturale, ma anche per preparare liquori e confetture

«Andare in brodo di giuggiole» è un modo di dire che sicuramente la maggior parte delle persone ha già sentito molte volte, ma quanti di noi conoscono o hanno mai avuto l’occasione di assaporare una giuggiola? Sebbene oggi siano poco conosciute, tanto da essere spesso considerate frutti dimenticati, le giuggiole sono dolci e contengono molti preziosi nutrienti, come vitamine e antiossidanti. Scopriamo quali sono i loro benefici e perché vale la pena riscoprirle.

Cosa sono le giuggiole?

Le giuggiole sono i frutti del giuggiolo, scientificamente noto come Ziziphus jujuba, appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae. Hanno una forma ovale, un colore che varia dal verde-giallo al rosso-marrone, a seconda del grado di maturazione, e il loro sapore è dolce, leggermente acidulo e delicato. La raccolta delle giuggiole avviene generalmente tra la fine dell’estate e l’autunno, nei mesi di settembre e ottobre. Nella medicina tradizionale cinese vengono utilizzate per migliorare la qualità del sonno e ridurre l’ansia.

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Proprietà e benefici

Questi frutti contengono vitamina C, potente antiossidante (qui puoi trovare la frutta e verdura che ne contengono di più), e vitamine del gruppo B. Sono una buona fonte di minerali come il potassio, importante per la regolazione della pressione sanguigna e il normale funzionamento muscolare, il calcio, il magnesio e il fosforo. Le giuggiole hanno anche un alto contenuto di antiossidanti, che aiutano a proteggere l’organismo dai danni dei radicali liberi. Inoltre, sono considerate utili per migliorare la digestione e favorire il regolare transito intestinale.

Cosa significa «andare in brodo di giuggiole»

L’espressione «andare in brodo di giuggiole» è un detto italiano molto conosciuto e ampiamente utilizzato nel linguaggio colloquiale. Ma cosa significa esattamente? Si tratta di un modo di dire che, come riporta Treccani, descrive la «sensazione di andare in solluchero e uscire quasi di sé dalla contentezza».

Secondo l’Accademia della Crusca, deriva da un’alterazione della frase «andare in brodo (o broda) di succiole», dove le succiole indicavano le castagne lessate con la buccia, chiamate così in alcune aree della Toscana. Il brodo di giuggiole è anche un liquore a base di giuggiole e altri frutti autunnali.

Utilizzi in cucina

Le giuggiole, sia fresche che essiccate, sono frutti molto versatili e si prestano a diversi utilizzi in cucina. Si possono consumare come snack o utilizzare nella preparazione di confetture, dolci e infusi. In alcune tradizioni culinarie sono impiegate per preparare liquori, come il già citato brodo di giuggiole. Il loro sapore dolce e leggermente acidulo le rende adatte anche ad abbinamenti con piatti salati, ad esempio per arricchire insalate e piatti a base di carne.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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