Alimentazione

Frittura di pesce: posso mangiarla anche se sono a dieta?

Se stai seguendo un'alimentazione bilanciata e facendo attività fisica per prepararti all'estate, non sarà un singolo piatto a farti ingrassare. L'importante è sceglierlo buono

Calamari, gamberetti, sardine e pesciolini misti. La frittura di pesce è uno dei piatti più gettonati durante i pranzi e le cene estive. Non solo al mare, ma anche in città quando la stagione calda dà ufficialmente il via ai pasti a base di pesce e vino bianco fresco. E per quanto un branzino alla griglia o un’orata al sale siano perfetti anche per chi sta limando la dieta in vista della prova costume, può non essere la stessa cosa per il fritto. Rinunciare è dura, ma siamo sicuri che sia necessario?

Un fritto ogni tanto non fa ingrassare

Certamente non è un piatto da consumare con frequenza. Tuttavia il consumo di alimenti fritti, se limitato ad alcune occasioni speciali come può essere una cena ogni tanto (si dice una volta ogni due settimane), non è da vietare in assoluto. E, soprattutto, non può causare da solo un aumento di peso vanificando tutti gli altri sforzi. Se si sta seguendo un certo stile di vita, con attenzione alla dieta e attività fisica, non sarà un piatto ogni tanto a rovinare i risultati ottenuti.

Gruppo San Donato

Frittura di pesce: come riconoscere quella sana

Meglio ancora se il fritto di pesce si ordina in un ristorante in cui viene fatto in modo sano. Cosa significa? Che gli ingredienti vengono fritti ad immersione in olio abbondante (meglio se i pezzi sono piccoli), con una temperatura tra i 170-180 gradi, e nel più breve tempo possibile. Questi sono gli elementi chiave per minimizzare l’assorbimento di grassi nell’alimento. Il risultato sarà un fritto asciutto e croccante.

Frittura di pesce: i consigli per il fai-da-te

Non potete controllare che olio viene utilizzato nella cucina del locale in cui avete ordinato la frittura, ma se siete voi a farla ricordate che è preferibile utilizzare oli ricchi in acidi grassi monoinsaturi, come quello extravergine di oliva oppure di arachidi. Entrambi hanno un elevato punto di fumo, cioè una maggiore stabilità anche a temperature elevate. Qui puoi trovare tutte le 10 regole per fare un fritto “light”.

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