In questo articolo
Molte vitamine e
sali minerali
Questi legumi sono un vero e proprio concentrato di vitamine e sali minerali. Contengono ferro, calcio, magnesio, fosforo, potassio e zinco. Sono anche ricche di vitamina C, vitamina A e vitamine del gruppo B.
Utili contro la
carenza di ferro
Le fave contengono una buona quantità di ferro. Una porzione di questi legumi apporta più del 30% della razione giornaliera raccomandata di questo prezioso minerale. Il ferro, insieme al rame, costituisce una risorsa fondamentale per la formazione dei globuli rossi. Il ferro, però, non va soltanto introdotto nell’organismo ma anche reso biodisponibile, in modo da venire assorbito dal nostro corpo. Perché questo avvenga, è indispensabile accompagnare i cibi ricchi di ferro con alimenti altrettanto ricchi di vitamina C. La fortuna delle fave è che contengono già molta vitamina C.
Aiutano a regolare
il colesterolo
Non solo contengono pochissimi grassi, ma hanno un alto contenuto di fibre, che aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, abbassando quelli LDL, che è considerato il colesterolo cattivo.
Ossa più forti
Tra i molti sali minerali contenuti nelle fave, c’è il calcio, indispensabile per la salute di denti e ossa. Mangiare fave fresche può quindi aiutare a prevenire l’osteoporosi.
Aiutano a controllare
il peso
Le fave fresche hanno poche calorie, 88 per ogni 100 grammi. Attenti alle fave secche invece che ne hanno più di 300 per 100 grammi. Come tutti i legumi, le fave sono ricche di fibre, quindi molto utili a controllare i livelli di zucchero nel sangue. Assumere fibra aumenta anche il senso di sazietà, diminuendo la probabilità di incorrere in attacchi di fame nervosa e abbuffate ai pasti.
Ricche di acido folico
Per poter assumere questa importante vitamina è meglio mangiarle crude, perché la cottura può distruggere una buona parte dell’acido folico contenuto. Il fabbisogno dell’acido folico aumenta quando si vuole avere un figlio e nei primi tre mesi della gravidanza. In questo modo si riduce di oltre la metà il rischio di alcune malformazioni nel bambino come la spina bifida.
Malattia di Parkinson
Le fave sono una fonte naturale di levodopa che è presente nei farmaci utilizzati per la cura della malattia di Parkinson. Per questo motivo, se abbiamo questa patologia e vogliamo mangiare le fave, è meglio parlarne con il nostro medico. Uno studio dell’Università del Maryland Medical Center ha infatti dimostrato che le fave possono avere effetti sia positivi, sia negativi sui pazienti, a seconda del loro grado di progressione della malattia.
Favismo
Alcune persone devono evitare assolutamente di mangiarle. Si tratta di chi soffre di favismo, una malattia ereditaria che inibisce la produzione di un enzima indispensabile per neutralizzare gli effetti negativi di alcune sostanze presenti in questi legumi. Il favismo, che in alcuni stadi può arrivare a dare forti disturbi anche se chi ne è colpito passa semplicemente vicino a un campo di fave, viene tendenzialmente diagnosticato quando si è bambini. L’enzima, la cui carenza provoca il favismo, è denominato G6PD e la sua mancanza provoca lo stress ossidativo dei globuli rossi.
Attenzione se avete
l’intestino irritabile
Come tutti i legumi, anche le fave devono essere evitate se soffrite della sindrome dell’intestino irritabile.
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