Gli energy drink sono da tempo sotto la lente di ingrandimento degli scienziati per comprendere quali siano gli effetti indesiderati. Molto utilizzati soprattutto dai giovani, che li mischiano anche a superalcolici, hanno visto una crescita esponenziale nelle vendite.
«Vietateli agli under 16»
Ora i ricercatori dell’Università di Waterloo in Ontario chiedono che ci sia una “stretta” almeno per chi non abbia compiuto 16 anni. L’università canadese ha infatti dimostrato che il 55% dei ragazzi tra i 12 e i 24 anni racconta di avere avuto effetti collaterali anche pesanti dopo l’assunzione di queste bevande. Per questo e altri motivi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che i drink energetici«possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica» e l’American Academy of Pediatrics che i bambini e i ragazzi «non dovrebbero consumarli».
I risultati
Il team di ricerca ha sottoposto a un test 2.055 ragazzi per comprendere con quale frequenza bevano energy drink. Tra coloro che consumano queste bibite, quasi il 25% ha confessato di aver sperimentato un battito cardiaco accelerato, un altro quarto del campione difficoltà ad addormentarsi, mentre lo 0,2% ha sofferto persino di attacchi di epilessia.
Inoltre il 18,3% ha avuto mal di testa, il 5,1 nausea, vomito o diarrea e il 3,6% dolori al petto.
Effetti anche rispettando il limite massimo raccomandato
Quello che ha colpito di più i ricercatori è che la grande maggioranza di chi ha vissuto gli effetti collaterali ha consumato molto meno del massimo raccomandato di uno o due drink.
Effetti collaterali più rischiosi se si assumono farmaci o si hanno problemi cardiaci
Gli effetti sul cuore delle bevande energetiche sono confermate da uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association, che ha rilevato come questi prodotti contenenti caffeina alterino l’attività elettrica del cuore e aumentino la pressione sanguigna. L’effetto, sottolineano gli autori, potrebbe essere dovuto a come la caffeina interagisce con gli altri ingredienti contenuti nelle bevande, come la taurina.
L’ipertensione o pressione alta
La maggior parte di questi drink contiene infatti grandi quantità di caffeina, zuccheri aggiunti, vitamine, come vitamine del gruppo B, e sostanze stimolanti, come il guaranà, una pianta che cresce in Amazzonia, la taurina, un amminoacido che si trova naturalmente nella carne e nel pesce, e L-carnitina, una sostanza che nel nostro corp aiuta a trasformare il grasso in energia.
Le conseguenze a livello cardiaco rilevate nello studio, segnalano gli autori, «sono in genere miti». Tuttavia, in chi assume determinati farmaci o vive una particolare condizione cardiaca, il consumo di bevande energetiche potrebbe aumentare il rischio di aritmia fatale, battito cardiaco irregolare.
«Al momento – spiega il professor David Hammond, primo autore della ricerca – non c’è alcuna restrizione sulla vendita ai ragazzi. Anzi le lattine sono spesso posizionate dove si trovano le bibite più amate dai giovanissimi».
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