La dieta antireflusso è il passo giusto per occuparsi di questo problema. Il reflusso gastroesofageo è una condizione comune che può rendere i pasti un momento difficile. Secondo uno studio pubblicato su Gastroenterology, circa il 13,3% della popolazione mondiale sperimenta sintomi di reflusso ogni settimana. Sensazione di bruciore, rigurgito acido e difficoltà a deglutire sono i principali disturbi che possono peggiorare di notte, compromettendo il sonno.
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Cos’è il reflusso gastroesofageo
Il reflusso si verifica quando il contenuto gastrico risale nell’esofago, provocando sintomi fastidiosi. Il gastroenterologo Matteo Goss spiega che il problema è spesso legato al malfunzionamento del cardias, una valvola che separa lo stomaco dall’esofago. «Quando questa valvola non si chiude correttamente, l’acido gastrico può risalire, irritando l’esofago e causando sintomi come bruciore, rigurgito e talvolta difficoltà respiratorie».
Tra i fattori di rischio ci sono obesità, gravidanza, fumo e stress. Anche le persone anziane o chi soffre di ernia iatale è più predisposto. «Lo stress può aggravare il reflusso aumentando la produzione di acido gastrico», aggiunge Goss.
Alimenti consigliati per una dieta antireflusso
Adottare una dieta equilibrata è fondamentale per gestire i sintomi. La dietista Emanuela Russo consiglia di privilegiare:
- Verdure non acide: carote, zucchine, broccoli;
- Frutta non agrumata: mele, banane, meloni;
- Cereali integrali;
- Proteine magre: pollo, tacchino, pesce;
- Grassi sani: avocado, noci;
- Latticini magri.
I metodi di cottura più indicati sono al vapore, al forno o alla griglia. Per esempio, un piatto ideale potrebbe essere pollo alla griglia con broccoli al vapore.
Secondo studi recenti, anche i cibi fermentati come kefir, kimchi e crauti possono favorire la digestione e ridurre l’infiammazione.
Cibi da evitare per il reflusso
Alcuni alimenti peggiorano i sintomi del reflusso e andrebbero limitati o evitati, tra cui:
- Cibi grassi e fritti: rallentano la digestione e aumentano la pressione sullo sfintere esofageo;
- Alimenti acidi: agrumi, pomodori;
- Bevande gassate e alcoliche: aumentano la pressione addominale e rilassano il cardias;
- Caffè e cioccolato: possono rilassare lo sfintere esofageo;
- Cibi piccanti: irritano l’esofago.
Ogni persona ha una soglia di tolleranza diversa. Per identificare i cibi scatenanti, gli esperti consigliano di tenere un diario alimentare settimanale, annotando i sintomi e valutando gli effetti dell’eliminazione di alcuni alimenti.
Consigli pratici per gestire il reflusso
Oltre a scegliere i cibi giusti, alcuni accorgimenti possono aiutare:
- Piccoli pasti frequenti: evita di sovraccaricare lo stomaco;
- Masticare lentamente: facilita la digestione;
- Attendi prima di sdraiarti: lascia passare almeno 2-3 ore dopo i pasti;
- Solleva la testata del letto: aiuta a prevenire il reflusso notturno;
- Evita abiti stretti: riduci la pressione sull’addome;
- Mantieni un peso sano: perdere peso può migliorare significativamente i sintomi.
Conclusione
Seguire una dieta antireflusso e adottare uno stile di vita sano sono passi fondamentali per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita. In caso di sintomi persistenti, è importante consultare un medico per valutare ulteriori interventi.
Domande frequenti
- Quali sono i sintomi principali del reflusso?
Bruciore di stomaco, rigurgito acido, disfagia e tosse cronica. - Esistono cibi che aiutano a prevenire il reflusso?
Sì, le verdure non acide, le proteine magre e i cereali integrali sono tra i più indicati. - Quali abitudini alimentari adottare?
Preferire piccoli pasti frequenti, evitare cibi acidi e attendere qualche ora prima di coricarsi.
Questi accorgimenti, uniti a una dieta bilanciata, possono fare la differenza nel controllo del reflusso.
Testo di Marzia Nicolini