Quando si decide di cominciare una dieta, l’approccio “tutto e subito” è tipico, soprattutto a fine estate, quando il ritorno alla realtà di settembre ci fa venire i sensi di colpa per quello che si è mangiato in vacanza (lecitamente, diciamolo). Cercare di privarsi di “tutto” all’improvviso per ottenere “subito” i risultati, però, non paga sul lungo termine. Per avere risultati duraturi, meglio andare piano e cercare di dimagrire con regolarità.
Lo studio
È quanto emerge da una ricerca della Drexel University, pubblicata sulla rivista Obesity. Gli studiosi hanno preso in esame 183 persone, sovrappeso oppure obese, arruolate in un programma di dimagrimento della durata di un anno. I partecipanti sono stati monitorati nell’alimentazione, nel controllo delle calorie, nell’attività fisica e hanno preso parte a trattamenti di gruppo settimanali.
I risultati
I risultati hanno mostrato che una maggiore variabilità del peso nelle prime 6-12 settimane di trattamento faceva prevedere un controllo di peso inferiore a lungo termine, cioè a distanza di un anno o due dal programma di dimagrimento. Ad esempio, chi durante il programma di dimagrimento aveva perso due chili nella prima settimana, ne aveva riacquistato uno in quella successiva e poi in quella dopo aveva riperso mezzo chilo, aveva la tendenza a controllare peggio il peso rispetto a chi era dimagrito stabilmente di mezzo chilo ogni settimana per tre settimane.
Le diete yo-yo
Anche le cosiddette diete yo-yo, quelle che portano cioè a dimagrire e riacquistare peso ciclicamente, non sono positive per la gestione del peso e della salute in generale: secondo uno studio americano sono rischiose soprattutto per chi soffre di cardiopatie e per chi è in forte sovrappeso.
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