Un tempo veniva utilizzata per avere quel tocco di esotismo, ormai la aggiunge anche la madre di famiglia al minestrone. Questa spezia sta vivendo un vero e proprio boom anche economico, dopo le notizie che l’hanno descritta come una vera e propria panacea contro ogni male.
È la curcumina, non la curcuma
Quello che sfugge ai più è che gli studi che vengono largamente citati utilizzano la curcumina, che della curcuma è un composto. Certamente la curcumina fa bene, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Ma la curcumina è appena il 3% della curcuma. Per avere effetti benefici quindi, bisognerebbe mangiare quantità folli di questa spezia.
Difficile da assimilare
Come se non bastasse la curcumina viene assorbita con difficoltà dal nostro corpo. In media appena il 25% della parte consumata.
Gli esperti sottolineano quindi che aspettarsi benefici prodigiosi dal latte d’oro – o golden milk – non ha senso.
Bisogna quindi smettere di usare questa spezia?
Assolutamente no, ma mangiamola solo se ci piace il gusto. Insomma, è una spezia eccellente per insaporire le nostre pietanze, che così possiamo condire con meno sale o senza zucchero.
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