Quali sono gli effetti del piccante sul corpo? Sta diventando sempre più popolare il cibo piccante. Molti i ristoranti che offrono piatti con salse molto speziate e anche sui social tengono banco le pericolose “sfide” che prevedono di mangiare un alimento particolarmente piccante senza neanche poter bere un bicchiere d’acqua.
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Il senso del piccante non lo sentiamo dalle pupille della lingua, bensì da alcuni recettori delle mucose della bocca
Diciamo subito che il piccante è una sensazione e non un sapore. Le papille gustative sentono il gusto amaro, acido o aspro, dolce, salato e umami, ma non piccante. La sensazione di calore che sentiamo dipende da alcuni recettori che abbiamo nella bocca, nella lingua e nel primo tratto digestivo.
Perché c’è chi sopporta meglio la piccantezza di alcuni cibi?
Questa sensazione dipende molto dalle abitudini. In genere chi mangia alimenti conditi con peperoncino o pepe già da ragazzino, finisce per esserne abituato e a cercare sempre più piccantezza. Al contrario chi lo mangia con parsimonia o non lo mangia per niente fa molta fatica con questi cibi.
Effetti del piccante sul corpo: perché si scatena la sensazione di calore?
La capsaicina è la molecola che dà la sensazione del piccante, che produce il calore che sentiamo. Quando mangiamo del peperoncino, la capsaicina si lega ai recettori chiamati TRPV1. Non c’è alcun problema di bruciore, anche se sentiamo il calore. La capsaicina inganna il cervello, facendogli credere che la temperatura è cambiata. Ecco perché la nostra mente fa scattare la sensazione di calore.
Il cervello ordina di abbassare la temperatura corporea
Di conseguenza il corpo reagisce, ingannato dalla capsaicina, e cerca di raffreddare il corpo. Questo è il motivo per cui quando mangiamo un cibo molto piccante, cominciamo a sudare. I capillari si dilatano, così la sensazione di calore diminuisce attraverso la pelle. Spesso diventiamo rossi in viso e anche sulle mani.
La temperatura corporea sale. Il corpo tenta di eliminare la capsaicina, incrementando la produzione di muco, lacrime e saliva. Il naso cola, gli occhi si fanno languidi, a volte si arriva anche a lacrimare.
Quanto ci vuole per eliminare gli effetti del piccante sul corpo?
Per eliminare completamente la sensazione di piccante occorrono fino a venti minuti. Quando le molecole piccanti dalla bocca passano dalla gola per arrivare al tratto gastrointestinale possono provocare diverse reazioni:
- la sensazione di bruciore arriva al petto a causa dei recettori del dolore nell’esofago,
- può partire il singhiozzo perché viene stimolato il nervo frenico,
- può diventare anche difficile parlare,
- aumenta la produzione di muco nello stomaco che può portare anche a nausea e persino vomito (in questo caso il cibo dev’essere davvero molto piccante),
- quando si va in bagno possiamo sentire un bruciore molto fastidioso. La capsaicina non viene completamente digerita, così una porzione può arrivare all’ano e attivare i recettori del dolore.
Gli effetti del piccante sul corpo possono essere a lungo termine?
Tendenzialmente non ci sono problemi a lungo termine, a meno che non si abbiano alcuni problemi di salute. Devono evitare di mangiare cibi piccanti chi abbia
- celiachia,
- ulcera allo stomaco, anche se è falso l’affermazione che la provochi,
- reflusso gastroesofageo,
- sindrome dell’intestino irritabile,
- problemi alla cistifellea,
- problemi all’ano, come emorroidi o ragadi.
Tra gli effetti del piccante sul corpo anche molti benefici. Quali sono i più importanti?
Occorre ricordare che i cibi piccanti danno anche benefici al nostro corpo.
- Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal ha dimostrato che chi mangia alimenti piccanti cinque o sei volte la settimana aumenta le probabilità di vivere più a lungo, rispetto a chi non li mangia.
- Se mangiato alle giuste dosi in modo un po’ sorprendente il piccante ha un’azione antinfiammatoria sulle pareti dell’intestino.
- La capsaicina inibisce la produzione di acido gastrico nello stomaco, che può aiutare a prevenire ad esempio le gastriti.
- Questa molecola aiuta anche la gestione del dolore, tanto è vero che si trova in diversi farmaci antidolorifici.
- Può essere utile anche nell’abbassare i livelli di colesterolo LDL, quello considerato cattivo. Migliora anche in generale la salute del cuore.
- Secondo alcuni piccoli studi aiuterebbe anche a limitare la crescita delle masse tumorali. Al momento non esiste uno studio clinico svolto sugli uomini che possa confermare questa presunta abilità.