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Cosa devi fare per bruciare il pranzo di Natale?

Le Festività fanno rima con mangiate pantagrueliche. Ma quanta attività fisica dobbiamo fare per consumare le calorie che contengono i cibi della tradizione natalizia?

Bruciare il pranzo di Natale. No, non è il titolo di un film splatter sulle festività natalizie, ma il desiderio di molti di noi. Anche se c’è ancora chi fa fatica a comprenderlo, per tenere il controllo del proprio peso c’è solo un metodo, che potrebbe essere anche una formula matematica. Calorie ingerite meno calorie consumate. Se il numero rimane in attivo, ingrasseremo, se il numero è in negativo, perderemo peso. Ecco che abbiamo voluto calcolare quanti minuti di attività fisica dobbiamo fare per “bruciare” alcuni piatti tipici della nostra tradizione alimentare.

Bruciare il pranzo di Natale: le tartine al salmone

Tartine al salmone

Cento grammi di tartine al salmone contengono 206 calorie. Come bruciarle? Si può scegliere tra 45 minuti di aerobica, una partitella a calcio di 40 minuti, o un match a tennis di 45 minuti.

Gruppo San Donato

Vitello tonnato

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Sono 420 le calorie che ingeriamo mangiando 100 grammi di vitello tonnato, la maggior parte delle quali arrivano dalla maionese, necessaria per la deliziosa crema al tonno. Cosa fare per bruciarle? Quaranta minuti di aquagym ad alto impatto, oppure un’ora di step o di arti marziali.

Bruciare il pranzo di Natale: i tortellini in brodo

tortellini-in-brodo

Difficile resistere ai tortellini in brodo, ma per bruciarne un piatto, occorre impegnarsi in una partita a basket con gli amici di un’ora, oppure con una corsa di un’ora. Se nevica, possiamo approfittarne, spalando la neve per un’ora.

Lasagne al ragù

lasagne-al-ragu

Piatto classico nei giorni di festa, ma con parecchie calorie. Per bruciarle occorrerà un’ora di bicicletta, 90 minuti di circuito in palestra con pesi e cardio o 60 minuti di pattinaggio.

Bruciare il pranzo di Natale: il vino

Vino

I brindisi si sprecano in questo periodo. Attenzione, perché tre bicchieri di vino hanno 400 calorie. Che fare per bruciarli? Beh potreste passare 40 minuti a spaccare legna per il camino, oppure fare una passeggiata con in braccio un bambino per un’oretta o potete fare un giro in bicicletta di 40 minuti, ma a ritmo sostenuto.

Arrosto di vitello

arrosto-di-vitello

L’arrosto di vitello è un secondo classico nei giorni di festa ed è anche leggero, non fosse per la golosa salsa. Per bruciarlo bastano 20 minuti di camminata con uno zaino sulle spalle, o 40 minuti di mountain bike oppure una partitella a calcio con gli amici di una quarantina di minuti.

Bruciare il pranzo di Natale: la fetta di panettone

Fetta di panettone

Una sola fetta di panettone contiene 416 calorie. Per smartirla potete approfittare delle numerose piste di pattinaggio su ghiaccio presenti nelle nostre città, oppure potete dedicarvi per un’ora e mezza alle pulizie di casa. Anche studiare brucia calorie: dovrete studiare 4 ore per bruciare una fetta di panettone.

Fetta di pandoro

Fetta di pandoro

Una fetta di pandoro contiene 514 calorie, avvicinandosi pericolosamente a quelle di una porzione di lasagne. Per bruciare una fetta si può nuotare per un’ora a ritmo sostenuto, oppure facendo un’ora e mezza di camminata veloce o 90 minuti di danza.

Tiramisù

Tiramisù

Sembra strano ma il tiramisù ha meno calorie sia di una fetta di panettone, sia di pandoro. Per poter bruciare una porzione del dolce italiano più famoso del mondo, potete dedicarvi per mezz’ora allo sci, oppure divertirvi a giocare a basket p a tennis con i vostri amici per un’ora.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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