Smaltire la sbornia. C’è davvero un metodo scientifico che ci aiuti ad accelerare questo processo?
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I sintomi della sbornia
Lo stomaco in subbuglio, un martelletto che picchia in testa, le idee confuse e la sensazione di essere caduti dalle scale tanto dolgono i muscoli. A molti capita di svegliarsi così dopo aver alzato il gomito la sera prima. Sono i postumi della sbornia.
Bastano pochi bicchieri bevuti a cena (o peggio, dopo) e la giornata seguente rischia di essere compromessa, dato che una dose eccessiva di alcol può rimanere in circolo anche 24 ore, tralasciando le intossicazioni più gravi.
Quanto ci mette il nostro corpo a smaltire la sbornia?
Gli alcolici, come sa chiunque si sia sottoposto a un controllo alcolemico, innalzano in modo significativo i livelli di alcol nel sangue. Se si raggiunge il limite di 0,5 grammi per litro di sangue, che è il massimo consentito in per guidare, il nostro corpo ci metterà intorno alle 3 ore e mezza per tornare sobrio. Se non abbiamo mangiato nulla, i tempi diventano anche più lunghi. Nelle urine e nei capelli può rimanere anche diverse settimane la traccia di un’ubriacatura.
Naturalmente la migliore regola è non ubriacarsi, bere poco e mai a stomaco vuoto: se sani al 100%, un paio di bicchieri di vino al giorno per lui e un bicchiere per lei.
Ma cosa si può fare per attenuare il malessere post sbronza?
Non c’è una pozione magica o una pillola che abbia il potere di cancellare gli effetti della sbronza. Sicuramente una corretta alimentazione può aiutare, come idratarsi in modo corretto. Il più immediato problema dell’alcol è che provoca disidratazione. Bisogna quindi cercare di bere liquidi il più possibile per ristabilire il giusto equilibrio di acqua all’interno del nostro corpo.
Evitate gli antinfiammatori se volete smaltire la sbornia
L’idea di assumere un farmaco antinfiammatorio per evitare il mal di testa e il senso di malessere generale non è una grande idea. Quando beviamo troppo mettiamo in difficoltà soprattutto stomaco e fegato. Com’è noto gli antinfiammatori possono danneggiare proprio le mucose dello stomaco già messe a dura prova e “appesantire” il lavoro del fegato, già stressato dall’alcol ingerito.
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