Quando l’intestino fa i capricci, la prima regola d’oro è bere: in caso di stitichezza, l’acqua aiuta ad eliminare le scorie, mentre in caso di diarrea permette di mantenere la giusta idratazione. Certo non è facile vivere di sola acqua: la tentazione di un caffè in compagnia o di un bicchiere di vino a tavola è forte, ma bisogna saper dosare con buon senso, soprattutto se il disturbo è in fase acuta. A volte è meglio optare per una buona tisana “amica” della pancia, come consiglia Leda Roncoroni, biologa nutrizionista della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Dottoressa Roncoroni, partiamo dalla colazione: latte sì o latte no?
La risposta non è così netta, perché la colite è un disturbo paziente-specifico: alcuni tollerano benissimo alimenti che altri invece non sopportano. In generale, però, possiamo dire che i prodotti vaccini rischiano di avere un certo effetto infiammatorio sul colon irritabile, sia per la presenza del lattosio che delle proteine del latte: per questo, soprattutto in fase acuta, è consigliabile scegliere prodotti senza lattosio o il latte di origine vegetale.
Come comportarsi con tè, caffè e cioccolata calda?
La caffeina contenuta nel caffè, così come la teina del tè e la teobromina contenuta nella cola e nel cacao, sono tutte sostanze che stimolano la peristalsi intestinale, quindi sono da evitare in caso di colite con alvo diarroico. Possono essere un po’ più tollerate da chi soffre di colite con stipsi, ma comunque rischiano di avere un effetto infiammatorio che peggiora il quadro generale.
Le bevande gassate sono consentite?
Le bevande gassate aumentano il meteorismo, con gonfiore e dolore addominale, quindi sarebbe meglio evitarle. Bisogna poi ricordare che contengono tanti zuccheri e conservanti che aumentano la distensione addominale e hanno un’azione pro-infiammatoria.
Un succo di frutta a merenda?
E’ meglio bere spremute e centrifugati fatti in casa oppure naturali al 100%, a base di frutti più facilmente tollerabili, come mele, arance, mandarini, frutti di bosco e banane. Bisogna fare attenzione, invece, a quelli contenenti frutti più a rischio, come pesche, ciliegie, albicocche, pere e prugne, che iperfermentano nell’intestino e danno proliferazione dei batteri commensali, aumentando il gonfiore e accelerando la peristalsi.
Bisogna dire addio agli alcolici?
L’alcol ha un’azione pro-infiammatoria, quindi è da evitare nella fase acuta e nei periodi in cui l’intestino è più sensibile, ad esempio quando si è sotto stress o durante i cambi di stagione. Nelle fasi più tranquille, ci si può concedere anche mezzo bicchiere di vino a pasto: l’importante è bere con moderazione.
Ci sono tisane e decotti che invece possono alleviare i sintomi della colite?
Consiglio il finocchio, efficace contro il meteorismo, e la camomilla, che ha un’azione antinfiammatoria e antibatterica. In caso di diarrea con spasmi si può ricorrere al decotto di salvia oppure al timo, che oltre ad essere antispasmodico è anche depuratore. In caso di stipsi, invece, è più indicato l’anice, che oltre ad alleviare gli spasmi aiuta anche la peristalsi. Ai miei pazienti consiglio anche degli integratori a base di Boswellia serrata, un arbusto contenente un principio attivo (l’acido boswellico) che blocca la sintesi di molecole infiammatorie.
Elisa Buson
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