Altro che le scenate di Cracco e Cannavacciuolo: il critico più severo in cucina è senza dubbio il colon irritabile. Quando è in giornata no, può imbizzarrirsi per qualsiasi cosa: non solo per gli alimenti che abbiamo messo nel carrello della spesa, ma anche per il modo in cui li abbiamo cucinati e conditi. Per evitare spiacevoli inconvenienti e fastidiosi mal di pancia, basta seguire poche e semplici regole, come ci spiega Leda Roncoroni, biologa nutrizionista della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Chi vince tra olio, burro e margarina?
Burro e margarina sarebbero da evitare, perché complicano il processo digestivo, mentre è da preferire l’olio extravergine di oliva, che è il punto cardine della dieta mediterranea: oltre ad essere ricco di antiossidanti, ha anche proprietà antinfiammatorie utili per chi soffre di colite. Non bisogna mai farlo mancare a tavola: consiglio di usarlo a crudo scegliendo quello spremuto a freddo, che conserva meglio le sue proprietà benefiche. Sono molto utili anche quelle dell’olio di semi di lino, che in recenti studi scientifici ha dimostrato di regolarizzare la peristalsi intestinale riducendone i movimenti scoordinati.
Con la colite bisogna dire addio al soffritto?
Può sembrare un paradosso, ma si può fare il soffritto anche senza olio: basta far appassire la cipolla o l’aglio con un po’ di acqua e aggiungere successivamente l’olio a crudo insieme alla pietanza da cuocere.
Quali sono i metodi di cottura consigliati per carne e pesce?
Meglio cucinare ai ferri, al vapore o al forno. Per quanto riguarda la carne, consiglio la carne bianca e magra, quindi vitello, pollo, tacchino e agnello. Meglio limitare il consumo di salumi e insaccati: i più “sicuri” sono il prosciutto crudo magro, il prosciutto cotto e la fesa di pollo o tacchino. Per quanto riguarda il pesce, meglio evitare le specie più grasse come il salmone, e ridurre molluschi e crostacei: via libera, invece, a merluzzo, platessa, orata, branzino e soprattutto pesce azzurro, che è ricco di omega-3 con proprietà anti-infiammatorie utili per l’intestino.
Come regolarsi con besciamella, maionese e altre salse?
I condimenti grassi ed elaborati sarebbero da evitare, perché rallentano la digestione rendendo la peristalsi intestinale più scoordinata. Ricordiamoci che tra le molteplici cause della colite c’è anche la cattiva digestione nello stomaco: la prima regola per combatterla è non appesantirla e non creare condizioni che favoriscono l’infiammazione.
Bisogna dimenticarsi anche di sottoli e sottaceti?
Li sconsiglierei durante la fase di colite acuta, perché sono prodotti confezionati con additivi e conservanti che possono dar noia al colon irritabile.
Si possono usare spezie e erbe aromatiche?
Bisogna fare molta attenzione alle spezie che generano infiammazione, come pepe, peperoncino, noce moscata, curry e paprika. Via libera invece al prezzemolo e ai semi di finocchio, che contrastano il gonfiore addominale. Va bene anche lo zenzero, che aiuta la digestione riducendo gas e spasmi, e la curcuma, che combatte l’infiammazione e protegge la mucosa intestinale controllandone la permeabilità. Infine sì anche al coriandolo e soprattutto al cumino, che migliora il rilascio degli enzimi digestivi da parte di pancreas e fegato.
Elisa Buson
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