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Un calendario “salutare”
Quando facciamo la spesa tutti (o quasi) i nostri desideri gastronomici possono essere esauditi, perché sugli scaffali e nei reparti del supermercato le stagioni non esistono praticamente più. La colpa, però, non è solo del mercato e della sua irreale varietà alimentare 12 mesi l’anno, ma anche di noi consumatori, spesso i primi a non sapere cosa ci offre la natura stagione dopo stagione.
Saperlo è importante, non solo per avere maggiore consapevolezza negli acquisti al supermercato, ma anche perché mangiare prodotti di stagione ha molti aspetti positivi per la nostra salute e per l’ambiente. Il calendario 2017 Le stagioni…nel piatto! (scaricalo qui) realizzato dal Policlinico Federico II di Napoli ha come obiettivo proprio quello di orientare ed educare le persone alla stagionalità degli alimenti, elencando la frutta, la verdura e il pesce tipici di ogni mese dell’anno, da gennaio a dicembre.
Perché mangiare cibi stagionali
«Rispetto ai prodotti non di stagione, frutta e verdura stagionali hanno proprietà organolettiche migliori e sono più ricche di micronutrienti, quindi sono più saporite e hanno maggiori benefici per il nostro organismo» – spiega Salvatore Panico, responsabile della UOS di epidemologia clinica e medicina predittiva del Policlinico e componente del gruppo scientifico che ha curato la realizzazione del calendario.
«I cibi non stagionali che troviamo in commercio possono essere stati coltivati e conservati in maniera non del tutto ottimale per la nostra salute» continua Panico. «Quando vengono fatte le colture in serra, per esempio, il rischio di ingerire residui di fertilizzanti è reale per noi consumatori. Tuttavia, con questo calendario non intendiamo demonizzare i prodotti fuori stagione, ma vogliamo solo rendere consapevoli le persone di ciò che portano in tavola e di quello che la natura mette a disposizione in ogni periodo dell’anno».
Stagioni e necessità del nostro corpo
«Mangiare frutta e verdure di stagione ha motivazioni di carattere fisiologico: la frutta e la verdura colorata che troviamo in estate (come fragole, albicocche, angurie, peperoni, melanzane, pomodori etc) è ricca di vitamine, come la A, che ci proteggono dai raggi del sole. Pensiamo invece alla verdura a foglia larga della stagione invernale (carciofi, cavoli, lattuga): è molto ricca di antiossidanti e può contrastare meglio i piatti a base di carne più pesanti che vengono cucinati in autunno e inverno. La verdura, infatti, riduce l’effetto ossidante del ferro eme, tipico degli alimenti animali. I prodotti freschi e di stagione aiutano a prevenire le più comuni malattie croniche quali il diabete, le malattie cardiovascolari e i tumori».
I consigli sulla carne
«Non la consigliamo direttamente, ma poniamo un limite di mezzo chilo a settimana per la carne rossa. Le carni lavorate, invece, sarebbe meglio non mangiarle, se non in via del tutto occasionale (ricorrenze e festività che prevedono qualche piatto tipico). Preferiamo consigliare il pesce a discapito della carne».
Come scegliere il pesce durante l’anno
«Se mangiamo una particolare tipologia di pesce nella stagione in cui dovrebbe riprodursi, impediamo alla specie di mantenere il suo numero. Nel calendario noi indichiamo quali pesci mangiare in ogni stagione, evitando che questa coincida con il periodo della riproduzione di quella specifica specie. È molto importante a livello ambientale per mantenere la fauna ittica numerosa e non impedire l’andamento naturale delle cose. Pesce spada, tonno rosso, merluzzo dell’Atlantico e cernia bruna, invece, sono a rischio d’estinzione, quindi andrebbero mangiati raramente in generale».
Porzioni
Per quanto riguarda le porzioni, ricordate che il pesce (ricco di numerosi benefici per il nostro organismo) andrebbe consumato due volte a settimana, mentre di frutta e verdura le porzioni dovrebbero essere 5 al giorno (ecco in cosa consistono).
Giulia Masoero Regis
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