I sintomi della mancanza di ferro possono essere diversi. Stanchezza, frequenti mal di testa, fiato corto, colorito pallido, capelli e unghie fragili. Ma anche irritabilità, scarsa concentrazione, maggiore esposizione alle infezioni. Si stima che un terzo della popolazione mondiale, in particolar modo le donne in età fertile e i bambini sotto i 5 anni, sia colpito dalla carenza di ferro. In Italia il 30% dei nostri connazionali ne soffre, con una maggioranza di donne. Nonostante questo si tratta ancora di una condizione trascurata, anche a causa dei sintomi che possono ricondurre anche ad altre malattie.
In questo articolo
Quanto ferro occorre ogni giorno?
Le linee guida delle principali società scientifiche raccomandano un’assunzione tra i 10 e i 18 milligrammi al giorno di questo minerale. Le dosi aumentano in gravidanza, dove la quantità ideale è intorno ai 27 mg, che scende a 11 durante l’allattamento.
Sintomi della mancanza di ferro: differenza tra quello della carne e quello delle verdure
Ormai in molti sanno che esistono due tipi di ferro: EME e NON EME. Il primo si trova nella carne e nel pesce, mentre il secondo è quello del mondo vegetale. Il primo è decisamente più facilmente assorbibile del secondo. Il ferro EME ha una biodisponibilità intorno al 25/30%, mentre il secondo tra l’1 e il 10 per cento. Tra l’altro se mangiamo ferro EME, sarà più facile assimilare anche il secondo. Utile la vitamina C, che rende questo minerale più facilmente assorbibile. Per questo Carni Sostenibili sottolinea l’importanza di un’assunzione bilanciata e sufficiente di proteine animali all’interno di una corretta alimentazione.
Sintomi della mancanza di ferro nei bambini
Sfortunatamente anche i bambini soffrono spesso di carenza di ferro. «Alcuni autori hanno trovato prestazioni significativamente inferiori nelle competenze linguistiche, capacità motorie e attenzione nei bambini i cui livelli di ferritina erano più bassi. C’è anche un ampio consenso scientifico sul fatto che la carenza di ferro abbia un impatto negativo sulle capacità cognitive, comportamentali e motorie. Questi deficit cognitivi possono comparire a qualsiasi età, anche in presenza di normali livelli di emoglobina», spiega Elisabetta Bernardi, specialista in Scienza dell’Alimentazione, biologa e nutrizionista.
Ferro e fame nascosta
Il ferro può essere anche causa della fame nascosta. Si tratta di una forma di malnutrizione causata da carenze alimentare. Oltre al ferro c’è una mancanza di iodio, zinco, vitamina A e folati. «Tutti elementi – ricorda l’esperta – che sono forniti principalmente dagli alimenti di origine animale. Noi siamo onnivori perché è grazie agli alimenti di origine animale che otteniamo facilmente i nutrienti essenziali di cui abbiamo bisogno». Una sindrome di malnutrizione silenziosa, che rende il corpo più soggetto ad ammalarsi, e colpisce ampie fasce di popolazione. Secondo lo studio, infatti, il 56% dei bambini in età prescolare (6-59 mesi) e il 69% delle donne non gravide in età riproduttiva (15-49 anni) sono carenti di almeno un micronutriente.