Falso. La soia è un legume molto valido da un punto di vista nutrizionale, ma non è più leggero di altri. Cento grammi di semi di soia secca, infatti, contengono circa 430 calorie, contro le 343 dei ceci o le 312 dei fagioli borlotti, tanto per citare i legumi più noti. In più la soia contiene una maggiore quantità di lipidi (cioè di grassi). In un etto ben 19 grammi, contro i 6 dei ceci e i 2 dei fagioli. Trattandosi di grassi vegetali, non si può certo dire che la soia faccia male alla salute, ma nemmeno che sia dimagrante.
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Cosa contiene la soia?
I suoi germogli, in particolare, sono ricchi di acqua, vitamine e sali minerali e sono considerati integratori naturali capaci di mantenere l’organismo in salute. Contengono infatti anche la lecitina, una miscela di fosfolipidi che aiuta a regolare i livelli di colesterolo, e i fitoestrogeni, degli ormoni naturali utili alle donne in menopausa.
I benefici della soia: gli studi in Asia
L’interesse per i benedici della soia è iniziato quando alcuni studi di epidemiologia condotti sulle popolazioni dell’Asia, dove il consumo di soia è molto più diffuso che non in Occidente, rilevarono una minore incidenza di alcune neoplasie, come tumore al seno, al colon e alla prostata. Tra le curiosità emerse, anche che le donne orientali vivevano la menopausa in modo più tranquillo rispetto a quelle occidentali. È per questi motivi che iniziò a farsi strada l’ipotesi di una correlazione tra il consumo di soia e la ridotta incidenza di questi disturbi e patologie. Una risposta definitiva, tuttavia, ancora oggi non c’è.
La salsa di soia è molto salata
Una cosa però è sicura. Non tutti i prodotti a base di soia sono salutari. Tra questi la famosa salsa di soia, entrata a far parte delle nostre abitudini alimentari grazie all’influenza della cucina cinese e giapponese. La salsa contiene sempre alcuni nutrienti positivi, ma è piuttosto calorica e salata.
Si dice sia tra le colpevoli dell’eccessivo consumo di sale (11 grammi contro i 5 massimi raccomandati dall’Organizzazione mondiale della sanità) in Giappone, dove l’ipertensione, con circa 40 milioni di persone che ne soffrono, è malattia nazionale. Con la salsa di soia, quindi, meglio andarci piano.