È uno dei dibattiti che anima di più lo scontro tra genitori e figli. Quanto aspettare dopo pranzo prima di tuffarsi in acqua? I piccoli vorrebbero correre subito in mare o in piscina, mentre mamma e papà mettono quasi sempre il veto: finché non passano due, tre, quattro ore non ci si tuffa. Ma dove sta la verità? Il punto è che una regola generale non esiste. Come sottolinea nella videointervista Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’alimentazione, nutrizionista e presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare, bisogna considerare diverse variabili: quantità e tipologia del pasto (qui puoi trovare qualche consiglio su cosa portare sotto l’ombrellone), ma anche gli sbalzi termici.
Primo soccorso
Se nonostante le precauzioni si verifica una congestione, meglio allertarsi subito ai primi sintomi: dolore addominale, nausea, vomito, capogiri, sudorazione fredda e svenimento. In questi casi, consigliano gli esperti, è bene mettersi all’ombra e in un luogo possibilmente ventilato o aerato. Sollevare le gambe di 20-30 centimetri e bere delle bevande fresche o a temperatura ambiente.
TI POTREBBERO INTERESSARE ANCHE
Colpo di calore: sintomi, prevenzione e cure
Gelato in estate: i consigli se lo mangi al posto del pranzo