Alimentazione

Arriva il salmone geneticamente modificato: un bene o un male?

La sua produzione è stata autorizzata già nel 2015, ma ora arriva sui banchi di supermercati e pescherie americani

Il salmone geneticamente modificato non è altro che un salmone atlantico che nel suo DNA ha il gene che regola la produzione dell’ormone della crescita del salmone reale, oltre a un altro gene prelevato dallo Zoarces, un pesce osseo che vive sempre nell’Oceano Atlantico.

Ci sono voluti vent’anni di sperimentazioni per arrivare a questo risultato. L’approvazione è arrivata già sei anni dalla Food and Drug Administration. Il prodotto però sta arrivando solo ora nei supermercati americani.  Mai prima di ora un animale GM ha ottenuto il permesso di essere commercializzato. L’Agenzia che regola il commercio dei farmaci e degli alimenti sul mercato statunitense ha affermato che questo salmone ha livelli di sicurezza alimentare identici a quelli non geneticamente modificati.

Gruppo San Donato

Perché un salmone geneticamente modificato?

I vantaggi sono molto importanti. Innanzitutto il salmone GM cresce 11 volte più velocemente di uno normale e ha una aspettativa di vita doppia.  Anche se la crescita è decisamente più rapida, le dimensione sono uguali.

L’Agenzia che si occupa della sicurezza alimentare negli Stati Uniti ha vietato però che questo tipo di salmone possa essere allevato nel Paese in vasche aperte vicino al mare, ai fiumi o ai laghi. Devono crescere in vasche chiuse, senza alcuna possibilità di collegamento con le acque aperte. Si vuole cioè impedire che un salmone GM possa fecondare le uova depositate da un salmone tradizionale e dare origine a una specie ibrida.

Non solo salmone geneticamente modificato: cosa significa essere un OGM?

Questo intervento si fa per introdurre tratti che naturalmente quel cibo non avrebbe. In pratica alcuni geni vengono prelevati da un organismo e inseriti in un altro organismo attraverso una tecnica particolare.

Gli scienziati fanno questa modifica in genere per potenziare le caratteristiche di alcuni alimenti o per migliorare le loro proprietà nutrizionale. Ad esempio il golden rice, o riso dorato, è un riso geneticamente modificato in modo da permettere a questa pianta di produrre riso con betacarotene, precursore della vitamina A, che il riso naturale non ha. Questo cambiamento dà al prodotto un colore giallo.

Perché si utilizzano sempre più semi GM?

Entro il 2049 la popolazione mondiale dovrebbe raggiungere la cifra di 9.000.000.000 di abitanti. Sfamare tutti è una sfida straordinaria. L’agricoltura convenzionale e la relativa produzione di cibo non è in grado di sostenere una richiesta così importante. La bioingegneria può arginare questo problema, rendendo la produzione di cibo molto più veloce.

Tra l’altro l’agricoltura tradizionale è soggetta a inondazioni, siccità, malattie, infestazioni che possono condizionare enormemente il numero dei raccolti. Il cibo geneticamente modificato può resistere a tutto questo.

Oltre a questa capacità alcuni cibi possono essere potenziati dal punto di vista nutrizionale. Come nell’esempio del golden rice che fornisce anche betacarotene. Ma sono allo studio molte di queste trasformazioni.

Ci sono diversi aspetti da mettere a punto.

I cibi geneticamente modificati causano allergie?

Le allergie alimentari sono piuttosto diffuse e in genere dipendono dalle proteine. Quando si inserisce del materiale genetico in un alimento si possono formare delle altre proteine e il corpo le può decodificare come una minaccia. La reazione può portare a un’allergia. È una situazione rara. Uno studio del 2017 ha confermato che comunque i cibi GM possono provocare allergie esattamente come quelli non GM.

I cibi geneticamente modificati hanno sicuramente dei benefici dal punto di vista della produzione di cibo e della richiesta mondiale di alimenti.

Secondo le autorità preposte al controllo sono sani per il consumo umano, anche se servono ulteriori studi per definire chiaramente l’impatto a lungo termine sulla salute umana.

Ogm e alimenti biologici

Per legge gli unici alimenti che non possono contenere ingredienti OGM né derivati OGM sono i cibi biologici.  Diverse associazioni ambientaliste sostengono però che l’inserimento di OGM in natura potrebbe incidere negativamente sull’equilibrio ecologico. In pratica sostengono che sia meglio utilizzare il principio di precauzione. Poiché l’impatto a lungo termine non è ancora stato verificato, meglio aspettare. Il rischio principale in agricoltura è la contaminazione attraverso la diffusione del polline di piante geneticamente modificate.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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