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Le alghe
Proteiche come il pesce, vitaminiche come le verdure, ricche di sali minerali e poco caloriche. Sono le alghe, super food molto studiato dai ricercatori che ne hanno riscoperto svariate virtù. Dalle funzioni nutrizionali alle proprietà immunostimolanti e antitumorali, tanto che la Nasa ha incluso una di esse, la spirulina, nell’alimentazione degli astronauti durante le missioni nello spazio.
Le microalghe e le macroalghe
Sono oltre 20.000 le specie di microalghe note a tutt’oggi, ma solo poche varietà finiscono sulle nostre tavole. Sono ottime fonti di Omega 3 e 6, ma non tutte hanno ancora superato gli standard di sicurezza e bisognerà attendere qualche anno prima di poterle mangiare.
Le cosiddette macroalghe arrivano dal mare e sono le più ricche di sali minerali, tra cui lo iodio, mentre le microalghe crescono sia in acqua dolce che salata e anche in laghi alcalini e sono tra le specie più proteiche.
I benefici
Assorbono i metalli pesanti
Che siano d’acqua dolce o salata, possono avere pigmenti differenti, spaziando tra le varie tonalità di rosso, bruno, verde e blu: colori che donano benefici diversi. Tutte le alghe sono fonti di vitamine dei gruppi A, B, C, K, possiedono sali minerali come iodio, calcio, ferro, sodio, magnesio, potassio, fosforo, zinco e selenio. E, sempre che provengano da luoghi non inquinati, hanno la capacità di catturare e assorbire i metalli pesanti che si accumulano nell’organismo e che possono causare disturbi al sistema respiratorio e a quello nervoso, allergie e in alcuni casi tumori.
Proteggono dalle malattie cardiovascolari
«Le alghe fanno pure bene all’apparato cardiocircolatorio. Hanno pochissime calorie, tante fibre, sono povere di lipidi e contengono acidi grassi polinsaturi, gli Omega 3, che contribuiscono a ridurre le infiammazioni e ad abbassare i livelli di trigliceridi e di colesterolo “cattivo”.
Aiutano l’intestino
Secondo uno studio pubblicato su Clinical microbiology i polisaccaridi contenuti nelle alghe marine hanno un effetto prebiotico, capace di difendere le pareti dell’intestino e di rafforzare le risposte del sistema immunitario.
Le alghe brune
La famiglia delle macroalghe brune possiede un pigmento capace di sovrapporsi al verde brillante della clorofilla, la fucoxantina. È un carotenoide, quindi un antiossidante, utilizzato anche in diversi integratori, che, secondo alcuni studi, avrebbe la funzione di regolare il metabolismo e di tenere sotto controllo il peso corporeo e il colesterolo.
Le alghe rosse
Le macroalghe rosse sono le più ricche di ferro. Quella che ne contiene di più è la nori, che può contribuire a migliorare l’anemia, anche se da sola non può certo curarla. Le rosse contengono anche buone quantità di mucillagini, in grado di aiutare l’intestino in caso di infiammazioni, come le coliti. La parte gelatinosa e priva di iodio è nota come agar agar e trova largo uso in cucina. Può risolvere i problemi di stipsi.
Le alghe verdi
Il colore verde brillante di queste alghe deriva dalla clorofilla. Sono ricche di vitamina A e C e stimolano la risposta del sistema immunitario alle aggressioni esterne. Oltre alla lattuga di mare, di questa categoria fa parte anche la Chlorella. È una microalga ricca di proteine che, tra l’altro, viene impiegata per produrre il Grow Factor, un composto che in alcuni Paesi è addizionato a drink e bevande, tra cui la birra, per fortificare l’organismo.
Le alghe verdi-azzurre
Sono alghe microscopiche, unicellulari o filamentose, come la spirulina e hanno questa colorazione per la presenza di ficocianina e molecole con elevata capacità antiossidante, in grado di contrastare la formazione dei radicali liberi. Alcuni studi attribuiscono a questi composti capacità antinfiammatorie e immunostimolanti. Migliorando la risposta del sistema immunitario, sia a livello cellulare, sia a livello della sintesi degli anticorpi, aiutano l’organismo a ridurre la proliferazione delle cellule cancerose e a contrastare gli effetti negativi della chemioterapia. Tanti benefici, ma non senza controindicazioni. Non tutti, infatti, possono mangiare le alghe.
Controindicazioni
Hanno grandi quantità di iodio e possono causare disturbi alla tiroide».
Chi ha un ipertiroidismo o una tiroidite deve evitarle. Così come le donne in gravidanza o che allattano, che potrebbero cedere questo elemento in dosi eccessive al loro bambino. Non sono da consigliare neppure a chi ha problemi cardiaci, di insonnia, o disturbi epatici. Ma, in generale, specialmente per le macroalghe, anche a chi gode di buona salute si suggerisce di portarle a tavola saltuariamente, non più di una volta a settimana.
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