Recentemente, è diventato popolare sui social network il video di una ragazza a bordo di un’imbarcazione che immerge una frisella nell’acqua di mare per poi mangiarla, dopo averla condita con pomodorini, mais e mozzarella. L’idea non sarebbe di per sé nuova, ma deriverebbe dalla tradizione popolare dei pescatori salentini che ammorbidivano e insaporivano in questo modo il tipico pane pugliese. Ma si può davvero cucinare con l’acqua di mare?
In questo articolo
Cosa contiene l’acqua di mare
Un’alta concentrazione di sali
L’acqua marina contiene un’elevata quantità di sali disciolti, come il cloruro di sodio, il magnesio e il potassio (in media circa 35g per litro). Non si può bere pura al posto dell’acqua dolce perché provoca disidratazione. Si possono accusare sintomi come bocca secca, crampi e sete e si può incorrere in danni renali nei casi più gravi.
Il rischio di inquinamento e batteri
Nei pressi delle imbarcazioni e vicino alla riva si possono trovare alte quantità di idrocarburi e rifiuti. Le acque di scarico aumentano il rischio di contaminazione da patogeni pericolosi per l’organismo. Quando in mare si registra un’eccessiva presenza di batteri come gli Enterococchi intestinali e gli Escherichia coli scatta il divieto di balneazione nella zona, proprio perché ne esistono alcuni ceppi in grado di mettere a rischio la salute, con disturbi di diversa gravità. In ogni caso, è sempre bene evitare di ingerire volontariamente l’acqua marina per non rischiare disturbi gastrointestinali, infezioni o conseguenze ulteriori.
Cucinare con l’acqua di mare: come farlo in sicurezza
Per arricchire i propri piatti con questo ingrediente, ma senza pericoli, si può ricorrere all’acqua di mare ad uso alimentare. Ci sono varie aziende che la commercializzano ed è utilizzata per cucinare e realizzare ricette dal sapore di mare anche da chef rinomati. Viene microfiltrata e purificata con un’apposita tecnologia che la rende sicura dal punto di vista igienico-sanitario.
Acqua di mare ad uso alimentare: quali piatti si possono cucinare
L’acqua marina si presta a diversi usi in cucina. L’importante è riuscire a dosarla e diluirla nel modo corretto per esaltare il sapore della pietanza e ottenere un piatto equilibrato. Si può usare in vari modi, ad esempio:
- Nella cottura di pasta, risotti, verdure, patate o pesce, diluendola con l’acqua dolce.
- Diluita, in sostituzione all’acqua salata, nella preparazione di brodi e zuppe.
- Nell’impasto del pane o della pizza.
- Nebulizzata sulle insalate come condimento.
Leggi anche…