Alimentazione

Perdere peso senza dieta con l’Intuitive Eating

Un approccio che promette di rivoluzionare il nostro rapporto con la tavola, superando le regole restrittive dei regimi nutrizionali tradizionali

Addio a diete yo-yo e sensi di colpa legati al cibo. Per tornare al proprio peso forma basta affidarsi all’Intuitive Eating (alimentazione intuitiva), un approccio che promette di rivoluzionare il nostro rapporto con la tavola, superando le regole restrittive dei regimi nutrizionali tradizionali.

Ideato dalle dietiste Evelyn Tribole ed Elyse Resch, questo metodo si basa su un concetto semplice ma potente: imparare ad ascoltare le esigenze del proprio corpo per ritrovare equilibrio e benessere, senza privazioni o conteggi calorici.

Gruppo San Donato

Cos’è l’Intuitive Eating?

L’Intuitive Eating nasce come una reazione alla “diet culture”, una mentalità diffusa che promuove l’idea di un peso ideale, spesso irraggiungibile e fonte di frustrazione. Questo approccio abbraccia invece il concetto di peso naturale, ovvero quel range a cui il corpo è geneticamente predisposto quando si mangia in modo equilibrato e senza eccessi. Non si tratta di ignorare la salute: al contrario, l’obiettivo è promuovere un’alimentazione consapevole, basata sulle sensazioni di fame e sazietà, senza demonizzare alcun cibo.

I 10 principi dell’Intuitive Eating

Per adottare questo approccio, è fondamentale applicare i suoi 10 principi:

  1. Elimina la mentalità della dieta: abbandona le diete “miracolose” e le promesse irrealistiche.
  2. Rispetta la tua fame: impara a riconoscerla e soddisfarla nel momento in cui si manifesta.
  3. Fai pace con il cibo: non privarti di determinati alimenti solo perché considerati “non salutari”. A volte la differenza sta più nelle quantità che nella qualità.
  4. Non demonizzare il cibo: ogni alimento ha un valore, sia esso una torta al cioccolato o una mela.
  5. Ascolta la sazietà: mangia fino a sentirti soddisfatto, non pieno.
  6. Goditi ogni pasto: vivi il cibo come un piacere, non come un obbligo.
  7. Accetta il tuo corpo: riconosci il valore del tuo corpo così com’è, senza inseguire standard irrealistici.
  8. Non cercare conforto nel cibo: usa il cibo per nutrirti, non per sopprimere emozioni.
  9. Fai esercizio fisico: scegli attività che ti piacciono e che ti fanno sentire bene, piuttosto che mirate solo a perdere peso.
  10. Affidati agli esperti: in caso di dubbi, consulta nutrizionisti qualificati.

Come riconoscere fame e sazietà

Uno degli aspetti fondamentali dell’Intuitive Eating è imparare a riconoscere fame e sazietà, due segnali naturali che spesso ignoriamo a causa delle regole rigide imposte dalle diete.

  • Fame: è un segnale biologico, una richiesta di energia che non va ignorata. Mangiare quando si ha fame aiuta a evitare abbuffate successive.
  • Sazietà: è la sensazione di soddisfazione che indica quando smettere di mangiare. Riconoscerla richiede attenzione e consapevolezza durante il pasto.

Come stabilire le scelte alimentari

Le decisioni su cosa mangiare vengono prese tenendo conto degli impegni quotidiani, delle preferenze personali e dei propri gusti, senza attribuire al cibo una valenza morale. Questo approccio si allontana dalla tendenza a giudicare il comportamento alimentare, evitando di etichettare negativamente determinati alimenti.

Se una sera ho voglia di un toast o un gelato, lo mangio senza sentirmi in colpa o pensare che sia sbagliato solo perché potrebbe non essere sufficientemente saziante. Le scelte alimentari non sono guidate dall’obiettivo di perdere peso o dal controllo ossessivo del peso corporeo, ma si basano su criteri diversi. Questo ci permette di sviluppare un rapporto davvero consapevole con il cibo, che combina nozioni nutrizionali salutari con la libertà di allontanarsene occasionalmente.

L’Intuitive Eating fa davvero perdere peso?

L’obiettivo principale dell’Intuitive Eating non è perdere peso, ma migliorare il rapporto con il cibo. Tuttavia, molte persone scoprono di raggiungere il loro peso naturale seguendo questo approccio, senza lo stress e i rischi associati alle diete restrittive. Alcuni studi, come una ricerca del 2020, dimostrano che le diete ripetute possono aumentare il rischio di depressionee disordini alimentari. Al contrario, l’Intuitive Eating aiuta a sviluppare una relazione più sana con il cibo e il corpo, riducendo comportamenti estremi come abbuffate o digiuni.

Critiche e limiti dell’Intuitive Eating

Non mancano le critiche a questo metodo. Alcuni esperti sottolineano che, in una società dove l’obesità è in aumento (anche tra i giovani), potrebbe non essere sufficiente per chi deve affrontare problemi di salute legati al peso. È quindi importante personalizzare l’approccio con l’aiuto di un professionista, soprattutto in caso di patologie croniche.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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