Alimentazione

Cosa prevede il digiuno del monaco che pratica il primo ministro inglese?

Ma fa bene alla salute? Tutti lo possono fare? Quali sono i benefici e le controindicazioni? Tutte le risposte

Si chiama digiuno del monaco e prevede una astensione totale del cibo per 36 ore consecutive ogni settimana, come fa il primo ministro inglese Rishi Sunak. L’inquilino di Downing Street ha spesso parlato dell’importanza di digiunare per la sua religione. Il premier inglese è di origine indiana ed è induista.

Digiuno del monaco: cosa prevede questo regime alimentare?

Il tipo di regime alimentare seguito dal politico britannico prevede la totale astinenza del cibo dalle 5 del pomeriggio della domenica fino alle 5 del mattino di martedì. Concessi solo acqua, tè e caffe nero non zuccherati. È una versione impegnativa del digiuno intermittente, di cui molto si sta parlando negli ultimi mesi.

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Non ci sono molti studi sul digiuno del monaco, anche se ultimamente alcuni centri di ricerca hanno fatto partire alcune sperimentazioni su questo argomento.

Cosa dice la scienza sugli effetti del digiuno del monaco?

Al momento lo studio di riferimento è quello svolto nel 2019 dall’Università di Graz in Austria. I ricercatori hanno messo sotto osservazione 60 volontari in buona salute.

I partecipanti hanno seguito questo schema per quattro settimane: 36 ore consecutive senza mangiare alternate a 12 ore in cui potevano assumere tutto ciò che volevano. Si tratta di un regime alimentare più severo di quello seguito dal premier britannico, che digiuna dal pomeriggio della domenica al martedì mattina; quindi una volta alla settimana.

Quali sono stati i risultati?

I risultati sono interessanti:

  • il girovita e il peso sono scesi. Il dimagrimento è stato del 4,5% in media,
  • aumento della massa magra,
  • diminuzione dei livelli di colesterolo,
  • aumento dei corpi chetonici, prodotti dal dimagrimento. Sappiano che permettono di stare meglio, perché riducono lo stress ossidativo, che possono danneggiare gli organi e i tessuti.

Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Cell Metabolism.

Ma c’è di più. L’organo che sembra beneficiare di più da questo tipo di digiuno è il cuore. Inoltre i ricercatori non hanno trovato effetti indesiderati anche dopo sei mesi.

A cosa stare attenti?

Naturalmente un’astinenza così prolungata nel tempo non è per tutti. Chi decide di seguire un regime alimentare così ristretto deve farlo sotto l’attenta osservanza di un medico. Anche il digiuno di 36 ore consecutive alla settimana non è un gioco da ragazzi. Occorre sempre consultare un medico.

Bisogna interrompere immediatamente il digiuno in presenza di una infezione virale, come l’influenza stagionale o Covid. Il sistema immunitario ha bisogno di energia per poter combattere i virus.

Quali possono essere gli effetti collaterali?

Occorre stare attenti anche ai segnali che manda il nostro corpo.

  • Il digiuno può dare lievi mal di testa. Se le cefalee sono intense, però, bisogna smettere immediatamente di digiunare.
  • Ci possono essere anche vertigini e problemi intestinali.
  • Ci possono essere anche cambi di umore e irritabilità.
  • Naturalmente ci sono episodi di stanchezza e bassa energia, anche se paradossalmente prendere sonno diventa più difficile.
  • Un altro effetto collaterale è l’alito cattivo proprio per la formazione dei corpi chetonici.

Chi non può seguire il digiuno?

Ci sono alcune persone che non possono assolutamente digiunare, a meno che non sia un medico a consigliarlo:

  • donne in gravidanza o che stanno allattando,
  • chi abbia avuto disturbi alimentari o li stia vivendo,
  • bambini e adolescenti,
  • chi abbia immunodeficienze,
  • anziani,
  • chi soffra di demenze, come Alzheimer,
  • chi abbia avuto una lesione cerebrale traumatica.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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