Arrossamento, odore inconfondibile, prurito forte, fino a dolore. Sono questi i sintomi del piede d’atleta, una infezione fungina, che si annida in primo luogo negli spazi tra le dita, ma può colpire anche la pianta del piede.
È un’infezione dovuta ad alcuni funghi
«Si tratta di funghi che hanno il loro habitat naturale nell’ambiente caldo e umido delle scarpe, soprattutto quelle di gomma o che non permettono al piede di respirare – spiega Luigi Naldi, dermatologo agli Ospedali Riuniti di Bergamo e presidente del Centro Studi Gised (Puoi chiedergli un consulto qui)».
Un pediluvio con acqua tiepida e bicarbonato di sodio
«All’inizio, quando compaiono cioè le prime fessurazioni, può essere sufficiente un pediluvio da fare ogni sera per una settimana intera. Basterà versare un cucchiaio colmo di bicarbonato di sodio per ogni litro di acqua tiepida utilizzato. Dobbiamo lasciare a bagno i piedi per una decina di minuti. Senza risciacquarli, li asciughiamo molto bene, avendo particolare cura per gli interspazi che ci sono tra le dita. Il bicarbonato è molto utile, perché ha proprietà antifungine, che aiutano a fermare la replicazione del fungo».
Il Tea tree oil o olio di Melaleuca
«Per potenziare l’effetto del pediluvio al bicarbonato, subito prima di andare a letto si può mettere qualche goccia di Tea tree oil, conosciuto anche come olio di Melaleuca, tra le dita. Ripeto: queste operazioni devono essere fatte alle prime avvisaglie del piede di atleta per essere efficaci. Inoltre le fessurazioni non devono essere troppo profonde, altrimenti il Tea tree oil può bruciare molto».
L’Aloe Vera
«Se non vogliamo usare l’olio di Malaleuca, dopo il pediluvio al bicarbonato, possiamo utilizzare il gel dell’Aloe Vera, che contiene una proteina, la 14 kDa, che blocca la diffusione del fungo, tenendo sotto controllo il piede d’atleta. Bisogna spalmarlo tra le dita, non solo dopo il pediluvio, ma ogni volta che facciamo la doccia o il bagno, insistendo fino a quando la pelle non abbia completamente assorbito il gel».
Qui puoi trovare le indicazioni per la terapia farmacologica
Francesco Bianco
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