Alimentazione

Disturbi ormonali: una guida pratica per combatterli a tavola

La specialista Laura Coluccio ha scritto "Alimentazione al femminile", una guida per aiutare le donne a comprendere le principali problematiche legate al ciclo ormonale, con ricette semplici, sostenibili e piacevoli

Amenorrea, endometriosi, ovaio policistico, ma anche squilibri ormonali e problemi gastrointestinali. Sono questi alcuni dei disturbi con cui molte donne si trovano a dover convivere. Per secoli sono rimasti nascosti nel privato, tanto da essere definiti “invisibili”. Ma oggi, grazie ai passi da gigante nell’ambito della scienza, dell’alimentazione, oltre alla sensibilizzazione da parte di alcune attiviste sui social, queste tematiche non sono più un tabù e imparare a gestirle è ormai all’ordine del giorno.

L’assetto ormonale mina il benessere quotidiano

Queste patologie, specificatamente femminili, agiscono sull’assetto ormono-metabolico con ripercussioni non indifferenti sul benessere quotidiano della donna e della sua femminilità. Basti pensare alle alterazioni «del ciclo mestruale, della fertilità, della menopausa e dei caratteri sessuali secondari quali il manifestarsi di peluria, l’irsutismo, piuttosto che l’acne, – spiega la dottoressa Laura Coluccio, biologa nutrizionista – ma anche della distribuzione adiposa del corpo, specie di fianchi e addome, che rendono la perdita di peso una guerra persa in partenza».

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Anche in assenza di questi disordini endocrini, molte donne in età fertile soffrono dei piccoli e grandi squilibri ormonali dovuti al ciclo mestruale e delle sue conseguenze a livello intestinale. «Durante le oscillazioni mensili dei 28 giorni si attraversano diverse fasi, molte delle quali caratterizzate da carenze nutrizionali che vanno colmate» continua Coluccio. Ne sono un esempio la ritenzione idrica, la sindrome pre e post mestruale, la stitichezza legata al picco di progesterone, oppure il cosiddetto “carb craving”, cioè quell’insaziabile voglia di carboidrati”, piuttosto che il calo della serotonina o un senso di astenia legato alla mancanza di ferro.

Il ruolo centrale dell’alimentazione

È proprio in questo clima di consapevolezza che la dottoressa ha dato vita a “Alimentazione al femminile” (HarperCollins, 15 euro), una guida pratica e scientificamente accurata per aiutare le donne a comprendere le principali problematiche legate al ciclo ormonale e indicare loro i cibi più adatti, con consigli utili e concreti per menù settimanali a base di ricette semplici, sostenibili e piacevoli.

Sì perché individuare una strategia nutrizionale ad hoc, che tenga conto dell’integrazione, è il primo passo nella prevenzione e nella cura degli squilibri ormonali. Ciò non significa «seguire una semplice dieta improntata sul taglio delle calorie, ma piuttosto prestare attenzione a come i cibi vengono abbinati tra di loro nel singolo pasto e durante la giornata, oltre a non sottovalutare i metodi di cottura con cui vengono preparati» precisa Coluccio. Tutto tenendo presente che ogni piano alimentare dipende dalla singola problematica e dai sintomi ad essa correlati.

In generale, non ci sono dunque cibi “sì” e cibi “no”. «Ovviamente ci sono alimenti sconsigliati e altri che possono essere invece d’aiuto, ma tutto rientra in una sorta di rieducazione intestinale, perché è proprio l’intestino ad avere un ruolo principe nel regolamentare le problematiche ormonali» continua l’esperta.

Mettere in pratica alcuni accorgimenti nella vita quotidiana

Oltre all’alimentazione, ad incidere sulle alterazioni ormonali sono anche lo stile di vita e la gestione dello stress. «Possiamo dire che un buon 50% dipende dagli agenti stressogeni, quindi maggiore è la capacità della donna nel mantenere sotto controllo i livelli di cortisolo, minori saranno le problematiche ormono-metaboliche» continua la dottoressa. La restante parte dipende per il 30% dall’alimentazione e per il 20% dall’attività fisica, intesa anche come semplice vita attiva.

Per questo, «è importante mettere in pratica alcuni accorgimenti nelle proprie abitudini quotidiane, consapevoli che spesso il corpo per quanto tu possa fare A risponde B» sottolinea l’esperta.

Lo spirito del libro “Alimentazione al femminile”

Il libro “Alimentazione al femminile”, disponibile in libreria a partire dal 30 settembre, nasce con uno spirito di consapevolezza, apertura mentale e serenità verso quelle che sono oggi problematiche molto comuni, ma ancora legate al retaggio: “perché a capitato soltanto a me”, “è una cosa cronica”, piuttosto che “come faccio a gestirla”. La dottoressa spiega che «il pro è che la scienza ha fatto passi da gigante nello studio di questi disturbi, soprattutto nella gestione quotidiana. L’importante è affidarsi ad un team multisciplinare che possa individuare la terapia più adatta in base al carattere, alla problematica e ai disturbi che ogni singola paziente manifesta».

Forte della propria storia personale la dottoressa conclude con un messaggio di serenità: «Bisogna accettarle e imparare a conviverci, consapevoli che con piccoli cambiamenti nella vita di tutti i giorni si può fare davvero la differenza».

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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