Vaccini anti Covid e fertilità maschile. La vaccinazione con la terza dose contro Covid-19 non ha effetti negativi sulla fertilità maschile. Semmai è l’infezione a ridurre il numero di spermatozoi e un peggioramento delle loro caratteristiche. Questa situazione può durare anche qualche mese dopo la guarigione. La notizia è contenuta in una ricerca presentata al congresso della Società Italiana di Andrologia in corso a Bergamo. Già un’altra ricerca, questa volta belga, aveva raggiunto risultati simili.
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Vaccini anti Covid e fertilità maschile: la qualità degli spermatozoi è inversamente proporzionale alla gravità dei sintomi della malattia
I ricercatori hanno analizzato i dati di diversi uomini con problemi di infertilità. I medici hanno valutato i loro parametri prima e dopo aver contratto Covid. I risultati non sembrano lasciare spazio a dubbi. Chi ha contratto la malattia, ma ha avuto sintomi leggeri, non ha avuto differenze nel numero degli spermatozoi, che sono rimasti più o meno gli stessi. Sono però diminuite la mobilità e soprattutto la vitalità degli spermatozoi. Chi invece ha avuto sintomi importanti ha avuto una riduzione del 41% del numero degli spermatozoi. La mobilità e la vitalità degli spermatozoi diminuiscono del 20% con un danno dell’80% del DNA spermatico.
Di conseguenza si può affermare che l’infezione da Sars- CoV-2 incide negativamente sulla fertilità maschile. Non solo, questo impatto negativo può durare settimane e in alcuni casi anche mesi.
Vaccini anti Covid e fertilità maschile: nessun problema dalla vaccinazione
I test fatti dopo la vaccinazione invece hanno fornito dai dati rassicuranti in tal proposito. I ricercatori hanno messo sotto la lente del loro microscopio i parametri del seme di 114 uomini fra i 22 e i 31 anni. Il test è stato fatto 10-15 giorni prima della terza dose di vaccino e 32-39 giorni dopo. Gli esperti non hanno riscontrato particolari differenze tra prima e dopo.
Meno di 4 persone su 100 hanno visto qualche problema nella motilità degli spermatozoi
“Il vaccino si è rivelato sicuro. Nel 96,5% dei casi si è anzi osservato un lieve aumento della concentrazione degli spermatozoi e della loro motilità. Solo il 3,5% ha presentato un peggioramento nei parametri seminali, che tuttavia sono tornati pienamente nella norma dopo 75-80 giorni dalla vaccinazione in quasi tutti i campioni analizzati”. Alessandro Palmieri è presidente della Sia.