Salute

Perché chi ha la sclerosi multipla deve fare sport?

Una ricerca italiana ha sottolineato come l'esercizio moderato e regolare aiuti a migliorare le condizioni di vita dei pazienti

Gli effetti dell’attività fisica sulla sclerosi multipla sono da tempo al centro di studi scientifici internazionali che hanno dimostrato l’impatto positivo nella sua gestione. Ora una nuova ricerca italiana spiega come l’esercizio sportivo possa migliorare la qualità della vita delle persone che convivono con questa condizione clinica. Quindi non si limita a rafforzare la salute cardiovascolare dell’organismo. Il miglioramento della qualità della vita si deve alle conseguenze positive dello sport sul sistema immunitario che calma i sintomi della malattia. Esperti hanno anche verificato gli effetti di una specifica attività fisica, il Nordic Walking.

Collaborazione tra centri di ricerca italiani

Il nuovo studio, condotto su pazienti e su modelli animali, è stato seguito dal Dipartimento di Neurologia dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS). Con il centro di ricerca molisano hanno collaborato l’Università Tor Vergata di Roma, l’I.R.C.C.S. San Raffaele e l’I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia di Roma. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Neurobiology of Disease.

Gruppo San Donato

Effetti dell’attività fisica sulla sclerosi multipla: lo studio italiano 

I ricercatori hanno analizzato i dati di 235 pazienti affetti da sclerosi multipla. Gli esperti hanno  analizzato il loro livello di attività fisica nei sei mesi precedenti la diagnosi. I partecipanti alla ricerca sono stati suddivisi in tre gruppi sulla base del loro stile di vita:

  1. sedentari,
  2. quelli che svolgevano abitualmente attività di moderata intensità,
  3. coloro che si esercitavano assiduamente.

Effetti dell’attività fisica sulla sclerosi multipla: i risultati dello studio

“I risultati ci hanno mostrato una differenza statisticamente significativa tra i tre gruppi in termini di livelli di ansia e depressione. Sappiamo che la neuroinfiammazione gioca un ruolo importante nello sviluppo di questi disturbi. Lo studio fornisce quindi un messaggio importante per la prevenzione. Praticare attività fisica nel corso della nostra vita, si traduce in un vantaggio per la salute anche quando si viene colpiti da una patologia come la sclerosi multipla. Le future ricerche punteranno a valutare gli effetti dell’esercizio fisico quando la malattia sul decorso a lungo termine”. Luana Gilio è prima firmataria del lavoro scientifico.

Gli altri vantaggi

Oltre agli effetti positivi sui livelli di infiammazione, ci sono altri benefici importanti. Innanzitutto si rafforzano i muscoli, con vantaggi evidenti sulle capacità di coordinazione e di equilibrio. Altro aspetto particolarmente importante è la conseguenza sulla salute mentale. Fare attività fisica moderata in maniera costante permette il rilascio di serotonina e dopamina, considerati gli ormoni del benessere psicologico. 

Il ruolo dei marcatori dell’infiammazione

Il team di lavoro ha proceduto anche all’analisi del livello di infiammazione nel sistema nervoso centrale nei pazienti con la misurazione dei livelli di interleuchina 2. Lo stesso marcatore di infiammazione è stato quindi analizzato anche nel modello animale di sclerosi multipla.

“Abbiamo visto che l’esercizio fisico si associa a una ridotta espressione di interleuchina 2. In termini pratici, l’attività fisica avrebbe un’azione antinfiammatoria sul sistema nervoso centrale e un effetto positivo sull’umore”. Il professor Diego Centonze è responsabile dell’Unità di Neurologia del Neuromed.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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