Si sta avvicinando il momento della pillola anticoncezionale maschile. Due farmaci sperimentali sono stati presentati durante Endo 2022, il congresso annuale della Società di Endocrinologia di Atlanta, negli Stati Uniti.
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Pillola anticoncezionale maschile: finora importanti effetti secondari
Il problema riscontrato finora è quello degli effetti collaterali importanti che hanno colpito le persone che hanno aderito ai test. I principali sono stati calo del desiderio, difficoltà ad eiaculare, sbalzi dell’umore. Per ovviare a questi problemi, tutte le pillole allo studio erano accompagnate da un’iniezione di testosterone.
Due farmaci si sono rivelati con pochi effetti
I due farmaci in questione, il DMAU e l’11β-MNTDC, hanno dimostrato di avere effetti collaterali accettabili. Tanto che la maggior parte degli uomini coinvolti nella sperimentazione ha espresso la volontà di voler proseguire ad assumerla e hanno affermato di essere pronti a consigliarla. DMAU ha un principio attivo, l’undecanoato, capace di rallentare il processo di degradazione del testosterone. Lo stesso avviene per 11β-MNTDC, che ha già dimostrato la sua efficacia nel 2019.
Pillola anticoncezionale maschile: la sperimentazione
I ricercatori hanno sottoposto un centinaio di uomini sani alla sperimentazione delle pillole. Il test è durato 28 giorni. I risultati sono stati estremamente convincenti. Circa due partecipanti su tre hanno espresso la volontà di continuare ad assumere il farmaco.
Al momento le uniche due possibilità per l’uomo per evitare gravidanze indesiderate erano quelle di usare il preservativo o di procedere a vasectomia. L’arrivo in commercio di farmaci anticoncezionali maschili invece darà un ruolo attivo all’uomo nella pianificazione familiare.
Le pillole non ormonali sono ancora lontane
Più lontano nel tempo l’arrivo di pillole non ormonali. Al momento la sperimentazione della pillola YCT529 è ferma al modello animale, dove si è dimostrata efficace al 99 per cento. Questo non significa che possa avvenire anche sugli uomini. In questo caso il farmaco riduce notevolmente il numero degli spermatozoi.
C’è un altro farmaco, anche lui fermo al modello animale. A seguire la sperimentazione uno degli scienziati più apprezzati, il giapponese Haruiko Miyata. La pillola contiene ciclosporina e si è dimostrato capace di rendere sterili i topi. La situazione era reversibile già a una settimana dalla sospensione del trattamento. Anche in questo caso però serviranno ancora molti anni per capire se potrà dare una risposta positiva ai molti uomini pronti ad assumere il pillolo.