L’estate è finalmente arrivata e con lei anche la voglia di vacanze e movimento, soprattutto ora che non ci sono neppure restrizioni anti-Covid. Se poi si aggiunge l’effetto emulazione al termine del campionato di calcio, basket o dei match di tennis, il rischio di spiacevoli inconvenienti ad anche e ginocchia è dietro l’angolo. Quali sono allora le mosse da seguire prima, dopo e durante il periodo estivo per tutti coloro che soffrono di dolori articolari? Ce lo spiega Gianmarco Regazzola, Chirurgo Ortopedico, Specialista in Chirurgia protesica e robotica dell’anca e ginocchio, Ospedale “Sant’Anna” di Brescia e Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda (VR).
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Quali sono i fattori di rischio dei dolori articoli e come prevenirli
Diversi sono i fattori di rischio correlati ai dolori articolari. Alcuni sono legati all’avanzare dell’età, come ad esempio artrosi o borsiti, altri ad abitudini e stili di vita ‘scorretti’. L’esperto spiega che il più comune «è quello anagrafico che può colpire già gli over 40 per via dell’insorgenza di alterazioni degenerative dei menischi e della cartilagine».
Contribuiscono poi l’obesità, i traumi, gli interventi chirurgici pregressi e gli effetti di un lavoro manuale pesante. «Purtroppo, uno sport d’impatto e i traumi sportivi possono incidere molto sulle lesioni al ginocchio e all’anca. Specie lo sport amatoriale, se improvvisato e senza preparazione atletica, come la classica partitella a calcetto o sul campo da beach volley».
Le attività sportive a basso impatto per anche e ginocchia
Per questo, servono accorgimenti nella scelta dell’attività sportiva, meglio ancora se supportata da un’azione protettiva e preventiva già durante la primavera. «Durante i mesi invernali sono i pazienti stessi a voler modificare il tipo di attività fisica per non peggiorare i dolori alle anche o alle ginocchia. Poi, non appena arriva il caldo, che sappiamo essere l’amico per eccellenza dei dolori osteoarticolari, prevale l’istinto di abbandonarsi alle attività fisiche preferite, anche se pericolose per anche e ginocchia» continua Regazzola.
Il consiglio generale è di preferire attività a basso impatto che non aggiungano stress alle ginocchia e alle anche. Ne sono esempi il nuoto, la bici e le passeggiate che, con i loro movimenti controllati e circolari, non provocano danni articolari. «È Importante iniziare con sforzi minimi, aumentando progressivamente la durata e il livello di intensità. Nel caso specifico della bici è importante mantenere la corretta altezza della sella per non lavorare con le ginocchia troppo flesse, mentre in quella del nuoto, l’acqua aiuta a ridurre la pressione sulle articolazioni, agevolando una maggiore mobilità senza sacrificare il comfort» sottolinea l’esperto.
Cosa fare prima di andare in vacanza
Avere muscoli in forma ci aiuta a gravare meno sulle articolazioni, ma quando non basta, è possibile intervenire preventivamente per preparare il muscolo e le articolazioni. La prima regola, secondo Regazzola, è mantenersi in forma e controllare il peso. La combinazione con una terapia a base di condroprotettori ciclici durante l’anno può contribuire a contrastare i processi artrosici degenerativi della cartilagine articolare e del liquido sinoviale che la lubrifica.
Oltre a questa profilassi estiva, lo specialista suggerisce azioni preventive mediante infiltrazioni di acido ialuronico, in particolare per gli sportivi e per i pazienti affetti da artrosi. «È una sostanza già presente nelle articolazioni che viene sintetizzata dalle cellule presenti nel liquido sinoviale, ma che con il passare degli anni tende a diminuire causando dolore e difficoltà motorie. Consiglio di fare queste infiltrazioni già 1-2 mesi prima della stagione estiva, meglio sotto guida ecografica nel caso dell’anca».
C’è poi un terzo livello pensato per coloro che possono aspettare per l’intervento chirurgico. «In questo caso – precisa Regazzola – si ricorre a un procedimento poco invasivo di medicina rigenerativa in cui vengono prelevate e lavorate le cellule dal sangue per poi essere iniettate all’interno dell’articolazione. Tra i trattamenti maggiormente utilizzati, ci sono quelli con plasma ricco di piastrine o PRP, cioè le cellule staminali dal midollo osseo o le cellule mesenchimali adipose».
Muoversi sempre, non solo in estate
Fare sport è sempre un bene perché mantiene il cuore sano e rinforza ossa e muscoli, oltre a migliorare l’umore e l’energia, per questo bisognerebbe praticare attività fisica regolarmente e non solo in estate. «Per mantenere mente e corpo forti e sani, sarebbe ottimale una routine che preveda almeno 30 minuti di allenamento da tre a cinque giorni alla settimana» conclude Regazzola.
Come ultima raccomandazione, lo specialista ricorda che «prima di iniziare una routine di allenamento, comunque, specie per chi soffre di problemi articolari, è sempre opportuno consultare l’ortopedico per assicurarsi che l’esercizio sia sicuro e adatto alle personali condizioni fisiche. Lo specialista potrebbe anche raccomandare forme alternative di esercizio a basso impatto che si adattano alle esigenze del paziente».