Benessere

Arrampicata: uno sport “sospeso” tra terra e cielo

Diversamente da ciò che si pensa, non è una disciplina così estrema. Praticarla apporta benefici a corpo, mente e psiche

Adrenalina, energia, purificazione, ma anche forza, resistenza e flessibilità. Benvenuti nel mondo dell’arrampicata sportiva. Novità olimpica a Tokio 2020, è passata dall’essere una disciplina di nicchia a uno sport diffuso a macchia d’olio e, diversamente da ciò che si può pensare, non è così estremo. Se praticato in sicurezza, può aprire le porte a molteplici benefici per corpo, mente e psiche. Ok Salute e Benessere vi svela quali.

Rafforza il corpo senza stressarlo

Da un punto di vista fisico, arrampicare ha molteplici benefici, al pari di un allenamento in palestra. In primis sviluppa forza e muscoli, specie quelli di schiena e avambracci, ma senza stressare il corpo. Questo perché la progressione verticale prevede prevalentemente sforzi isometrici. Ad essere coinvolte non sono solo braccia, spalle e gambe, ma anche l’intera fascia muscolare addominale e le dita delle mani, fondamentali per la presa sulle impugnature.

Gruppo San Donato

Aumenta poi flessibilità, coordinazione e mobilità articolare, elementi chiave per permettere un movimento armonico e una continua progressione. Oltre ad allenare resistenza e fiato, rafforza anche l’equilibrio, lavorando su un continuo controllo del baricentro. Infine, comporta un dispendio energetico molto alto. In media, un’ora di arrampicata fa bruciare 700 calorie.

Fa bene a mente e psiche

Ma l’arrampicata non è solo corpo, è anche e soprattutto psiche. Chi la pratica, assiduamente o saltuariamente, ne testimonia i benefici a livello emotivo. Innanzitutto, il contatto con la natura e i paesaggi che la circondano permettono di svuotare la mente dallo stress e dai problemi della routine quotidiana. Per questo è definito un “antristress naturale“, come tutte le attività outdoor che stimolano la produzione di endorfine, responsabili della sensazione di benessere.

Inoltre, rafforza l’autostima e la fiducia. Questo perchè la conquista della vetta accresce la consapevolezza nelle proprie capacità e la volontà di spingersi oltre i propri limiti. Ma non è tutto. Arrampicare significa imparare a leggere e rispettare la roccia. I tentativi, gli sbagli e gli errori diventano quindi alleati in grado di stimolare concentrazione e determinazione, oltre a sviluppare un sempre maggiore autocontrollo e gestione delle proprie paure.

In ultimo, aumenta la socialità e lo spirito di condivisione. Per quanto sia uno sport individuale infatti, quando si arrampica non si è soli. Il sostegno e il supporto dei compagni di cordata, coloro che “hanno in mano la tua vita”, permette di instaurare vere e proprie relazioni, alle volte anche molto forti.

Come e dove praticarlo

L’arrampicata sportiva è definita come “arrampicata naturale a scopo agonistico, amatoriale e di educazione motoria, svolta sia su pareti naturali o artificiali lungo itinerari controllati dalla base, sia su blocchi opportunamente attrezzati”. Sport completo e adatto a ogni età, può essere praticato indoor, in spazi e palestre con pareti attrezzate che simulano i diversi gradi di difficoltà e i passaggi del climbing, oppure outdoor, su pareti rocciose naturali.

Rispetto ad anni fa, avvicinarsi a questa disciplina è molto semplice. “Basta” un imbrago e delle apposite scarpette. Una volta imparati i rudimenti essenziali da chi è capace, con un occhio di riguardo per la sicurezza, il gioco è fatto: pronti per scalare.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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