Mangiare i gamberi non solo rende felice il nostro palato, ma è anche sano. Per anni i medici consigliavano di non mangiarli per il loro alto contenuto di colesterolo, nocivo per il nostro sistema cardiocircolatorio.
Fanno alzare il colesterolo, ma solo quello “buono”
In effetti una porzione di gamberi contiene 189 milligrammi di colesterolo, che corrisponde al 60% della razione giornaliera raccomandata. Proprio questo dato spingeva i dottori a credere che fossero negativi per la salute del cuore. In realtà i gamberi aumentano i livelli di HDL, il colesterolo considerato buono, che fa bene al sistema cardiocircolatorio, a differenza dell’LDL, che è il colesterolo cattivo.
Come cucinarli in modo sano
Piuttosto dobbiamo concentrarci su come li prepariamo. Sono sani se li prepariamo al forno, bolliti, alla griglia o anche in padella con un filo di olio. Bene anche condirli con le spezie, con il succo di limone, il peperoncino e l’aglio.
Cottura e condimenti da evitare
Da evitare la frittura, oppure farli saltare in padella con il burro. No anche alle salse di accompagnamento a base di olio o burro.
Poco calorici, hanno importanti vitamine e sali minerali
Tra l’altro i gamberi sono poco calorici e hanno buone proteine. Oltre alla preziosa vitamina B12 sono anche una fonte di selenio, che aiuta a rallentare l’invecchiamento delle cellule cerebrali, fosforo che facilita l’eliminazione delle tossine e promuove la riparazione dei tessuti. Naturalmente ricchi di iodio, contengono anche colina, che contribuisce al mantenimento di una sana funzionalità del fegato.
Attenzione alle allergie
Bisogna stare attenti, però, perché come capita spesso con i crostacei, provocano allergia in diverse persone. Evitiamoli se siamo allergici già ad altri frutti di mare e usiamo particolare cautela le prime volte che li facciamo assaggiare ai nostri bambini.
Attenzione alla provenienza
Un altro tema delicato è la provenienza dei gamberi. In Italia arrivano soprattutto dal Nord Europa, o dal resto del mondo, in particolare la mazzancolla tropicale e il gambero gigante indopacifico che sono quasi esclusivamente di allevamento.
I gamberi di importazione extra UE più pregiati sono quelli di allevamento di provenienza dall’Ecuador e dal Madagascar, mentre quelli di acquacoltura provenienti soprattutto dal Sud Est asiatico sono molto economici e forniscono, in genere, meno garanzie soprattutto in merito alla sostenibilità delle attività di produzione.
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