Il conto alla rovescia per l’inizio dell’estate è ufficialmente iniziato. C’è chi è già proiettato nella meta dei propri sogni e chi invece non vede l’ora arrivi il weekend per fuggire dalla città. Una cosa è certa, se la destinazione è il mare, il benessere del nostro organismo, oltre che della mente, è assicurato. Si perché l’acqua salata è ricca di sostanze che agiscono con un effetto benefico sulla nostra cute.
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I benefici dell’acqua di mare sulla pelle
L’acqua di mare è un toccasana per la pelle. In primis perché l’elevato contenuto di sali minerali quali cloro, bromo, calcio, iodio e magnesio, svolge una funzione antisettica e antimicotica in grado di prevenire e combattere le infezioni, oltre a inibire lo sviluppo degli organismi fungini. Il sale ha poi un potere “sgrassante” che pulisce e leviga la pelle in profondità, contribuendo all’equilibrio del film idrolipidico, la sottile pellicola che riveste la pelle. A trarne beneficio sono soprattutto le persone che soffrono di pelle grassa ed eccesso di sebo.
I dermatologi consigliano di stare nell’acqua di mare anche a chi soffre di malattie della pelle come acne, eczemi e dermatite seborroica. Non solo, nel caso di psoriasi, Antonino Di Pietro, specialista in Dermatologia e Presidente fondatore dell’ISPLAD, spiega che «i massimi vantaggi si ottengono combinando l’esposizione al sole con l’acqua marina, poiché il sale favorisce la desquamazione della pelle. In questo modo i raggi ultravioletti, che in alcuni casi sono benefici per la psoriasi, possono agire meglio. Naturalmente l’esposizione al sole deve essere graduale, evitando eccessi e ustioni dannose». Inoltre, apporta miglioramenti a cicatrici e ferite.
In ultimo, grazie allo iodio e ad altri sali, l’acqua di mare aiuta a combattere gonfiore e ritenzione idrica, favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso e velocizzando il metabolismo.
Le controindicazioni del sale
Attenzione però a non sottovalutare l’importanza della doccia post bagno. «I cristalli di sale contenuti nell’acqua salata amplificano l’effetto dei raggi solari come se fossero tanti piccolissimi specchi che disidratano la pelle. Dopo i bagni in mare essa appare secca e screpolata, per questo è sempre meglio sciacquarsi con acqua dolce» sottolinea Di Pietro.
Il riverbero del mare, la sabbia e la salsedine possono causare irritazione e fastidio alle mucose oculari. Una soluzione per prevenire il problema è quella di indossare gli appositi occhialini protettivi in modo da evitare il contatto diretto con l’acqua salata. Se il contatto è invece già avvenuto, il consiglio è di sciacquare abbondantemente il viso con acqua fredda e in caso di fastidio persistente ricorrere a qualche impacco con la camomilla.
Il risciacquo con acqua dolce è raccomandato soprattutto a chi soffre di disturbi cutanei come la rosacea. Questo perché «la pelle è molto più sensibile e potrebbe infiammarsi ulteriormente causando un aumento dell’eritema e della desquamazione» continua il dermatologo.
Occhio all’effetto rebound
Se ti è capitato di rientrare da una vacanza al mare con una pelle abbronzata, liscia e luminosa, che poi dopo qualche giorno si è trasformata in pelle secca, irritata e spelata, la colpa è del cosiddetto “effetto rebound“. Se da un lato l’acqua di mare deterge e purifica la pelle, dall’altro la secca e ne aumenta la produzione di sebo. Il sebo in eccesso, che gradualmente si accumula sotto la superficie cutanea, spesso comporta un incremento della comparsa dei brufoli durante l’autunno.
Ecco perché la strategia migliore è agire d’anticipo. In che modo? Ricorda di mettere in valigia una protezione solare adatta alla tua pelle e in generale preferisci texture fresche e leggere. Dopo la spiaggia, detergi a fondo la pelle e applica una crema idratante. In ultimo, non dimenticare l’importanza della skin care routine anche quando sei in vacanza. Un corretto apporto di idratazione, accompagnato da maschere nutritive con estratti naturali, è fondamentale per restituire alla pelle vitalità e luminosità.