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In aumento i trattamenti estetici
Non conosce crisi la medicina estetica. Mentre arrivano preoccupanti dati sul fatto che la condizione economica di molte famiglie in Italia le allontana dalle cure, il settore del ringiovanimento continua a correre. Gli ultimi dati disponibili, quelli relativi al 2015, parlano di quasi 280.000 trattamenti di medicina estetica e di 139.000 operazioni di chirurgia estetica.
Grande cautela
Bisogna avere grande cautela quando decidiamo di sottoporci a un trattamento di medicina estetica. Occorre stare alla larga da quei professionisti che propongono trattamenti “low cost” o che non operano in strutture sanitarie professionali ed evitare sempre iniezioni di filler al silicone se non si vuole rischiare di incorrere in gravi patologie, come la trombosi di arterie del viso o persino la cecità. Il monito arriva dal workshop teorico-pratico “Come non fare un filler” , tenutosi presso il Dipartimento di Scienze Cliniche Sperimentali – Settorato Anatomico dell’Università degli Studi di Brescia, con una serie di consigli a tutela di chi si sottopone a un trattamento. Già la Società Italiana di Medicina Estetica aveva fatto un decalogo. Ecco tutto quello che dobbiamo verificare con l’aiuto del decalogo stilato dalla dottoressa Elisabetta Sorbellini, dermatologa presso lo Studio Rinaldi di Milano e membro dell’IHRF (International Hair Research Foundation), coordinatrice scientifico del workshop.
I requisiti minimi
Il filler dev’essere effettuato da una persona almeno laureata in Medicina, meglio se specializzata in Dermatologia o in Chirurgia Plastica o in Medicina Estetica. Scopri qui come capire a chi affidarsi
Preparazione del medico
È tutt’altro che facile iniettare un filler o la tossina botulinica. Solo un medico preparato, soprattutto sull’anatomia delle aree da trattare, può evitare brutte sorprese anche molto gravi come, per esempio, la cecità.
Preparazione tecnica del medico
È molto raro, ma iniezioni fatte male, o esercitando troppa pressione o iniettando troppa sostanza in una stessa zona, possono creare occlusioni e trombosi di arterie del viso con conseguenze drammatiche. Solo una grande preparazione del medico può ridurre al massimo i rischi.
L’attenzione del medico
Qualche piccolo ematoma o qualche nodulino può formarsi dopo una iniezione, e non c’è alcun rischio grave o permanente. Un buon medico è sempre pronto e preparato a rimediare a qualsiasi piccolo inconveniente.
Lo studio medico
Il luogo dove il medico effettua il filler deve essere un ambulatorio medico, idoneo a trattamenti iniettivi (pulito, a norma, luminoso, con misure igieniche adeguate, come i guanti e il materiale sterile).
La qualità dei materiali
Bisogna essere certi che la qualità delle sostanze utilizzate per il filler o la tossina botulinica sia elevata. Spesso si tratta di sostanze costose anche per il medico: prezzi bassi generalmente sono indicativi di prodotti di qualità infima o scadente.
Il costo dell’intervento
Un buon professionista ha un prezzo mediamente alto. Se un medico applica tariffe basse o molto basse (meno di 50 euro) probabilmente «o usa prodotti pericolosi o è un benefattore» sostengono i dermatologi.
La pelle
Ci sono vari modi per iniettare un filler: aghi o cannule di varie dimensioni. Non sono tutti uguali e la scelta del medico deve essere fatta in base alla zona da trattare, allo spessore della pelle (diverso a seconda dell’età, per esempio), alla viscosità e all’elasticità del prodotto da iniettare.
I consigli del medico
Dopo il trattamento è bene seguire le raccomandazioni che ogni medico preparato impartisce (attenzione al sole, alla frequenza dei trattamenti ecc.).
No al silicone
Non farsi iniettare mai filler a base di silicone.
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