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Giornata mondiale delle cardiopatie congenite

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Il 14 febbraio si celebra la Giornata Mondiale delle cardiopatie congenite: patologie già presenti alla nascita che interessano l’apparato cardiovascolare. Ne parliamo con Alessandro Giamberti, responsabile delle unità di Cardiochirurgia pediatrica e dei congeniti adulti del Policlinico San Donato di Milano.

Gruppo San Donato

Cardiopatie congenite: cosa sono?

«Sono quelle patologie del cuore con cui si nasce e che si sviluppano precocemente nella vita intrauterina. Si tratta di un’alterazione del processo di maturazione del sistema cardiovascolare durante le prime 8 settimane. Nell’ambito della codifica cardiopatie congenite ce ne sono più di 100 differenti e quindi con un ventaglio di complessità che va da forme semplici a forme estremamente complesse».

Diagnosi già dentro l’utero: è possibile grazie ai centri di avanguardia

«Il ginecologo è capace di fare uno screening di base del cuore del feto, attorno alla 16esima settimana di vita, individuando eventuali condizioni critiche. A quel punto si invia la donna gravida da uno specialista di ecocardiografia fetale, il quale fa la precisazione diagnostica. Ogni patologia ha i suoi tempi giusti per essere trattata anche chirurgicamente, tramite procedure endoscopiche di emodinamica interventistica. Oggi un centro importante all’avanguardia è il Centro di San Donato dove tutto è codificato: il bambino che nasce con una patologia molto semplice come il difetto interatriale, sappiamo che intorno ai 3-4 anni di vita, al 90% chiuderà questo foro tra i due atri con una procedura di emodinamica interventistica e non tramite intervento chirurgico. Sappiamo invece che se la diagnosi è opposta, come per esempio la sindrome del cuore sinistro ipoplastico, cioè la mancanza della metà sinistra del cuore, il bambino dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico nell’arco di 4-10 giorni».

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