Il 4 marzo si celebra la Giornata mondiale del tennis, lo sport che allunga la vita. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, infatti, il rischio di morte per gli appassionati di questa disciplina è di circa la metà rispetto a chi non fa attività fisica. In Italia il tennis è il quarto sport più praticato dopo calcio, pallavolo e basket. Adatto a qualsiasi età, il tennis richiede doti tecniche, resistenza, velocità e concentrazione, ma non solo. Per l’occasione Ok Salute svela tutti i benefici che questa disciplina apporta al corpo, ma anche alla mente.
In questo articolo
Brucia calorie e tonifica
Sport aerobico, il tennis comporta un alto dispendio energetico. Il corpo è in costante movimento da una parte all’altra del campo (in media percorre dai 5 agli 11 chilometri) e consuma molte calorie (fino a 800). È quindi una disciplina adatta a chi vuole mantenersi in forma, ma anche per chi vuole perdere peso divertendosi, senza strafare. Con le sue fasi di gioco esplosive e reattive, tonifica braccia e gambe, attiva addominali, schiena e glutei, favorendo lo sviluppo e l’accrescimento dei principali gruppi muscolari.
Fa bene al cuore
Oltre a bruciare i grassi, giocare a tennis fa bene al cuore, perché lo rende più “forte”. Lo conferma la scienza. Secondo uno studio pubblicato dal New England Journal Of Medicine, infatti, praticarlo con costanza, per almeno 3 ore a settimana, contribuisce a combattere il rischio di malattie cardiovascolari.
Accresce la densità ossea
Il tennis è anche amico delle ossa. Diverse ricerche dimostrano che i movimenti di questa disciplina sono in grado di accrescere la densità minerale ossea. Ciò è dovuto al fatto che le contrazioni muscolari e le sollecitazioni dei tendini stimolano il rimodellamento osseo in senso positivo, prevenendo così l’insorgenza dell’osteoporosi in età adulta.
Allena la concentrazione
Sport di strategia, il tennis allena non solo il corpo, ma anche la mente. Quando ci si trova di fronte al proprio avversario, entrano in campo anche attenzione, concentrazione e riflesso, fondamentali se si vuole raggiungere un buon risultato a fine partita. Trattandosi di una disciplina “start and stop”, queste capacità cognitive sono continuamente stimolate e sollecitate.
Sviluppa la coordinazione
Nel tennis, come in tutti gli sport di situazione, i movimenti sono continuamente adattati in base alle variazioni dei tempi e degli spazi di gioco, spesso inaspettati e non previsti. Per questo la disciplina richiede un’elevata coordinazione neuromuscolare che coinvolge il corpo dalla testa ai piedi.