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Test sierologico: può essere utile farlo prima della dose di vaccino?

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La rubrica OK Salute e Benessere, condotta dalla giornalista Chiara Caretoni, va in onda tutti i giorni alle ore 11 sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR) e su Radio LatteMiele. Per entrare in contatto con la redazione radiofonica scrivi a: radio@ok-salute.it.

Giriamo la domanda a Massimo Clementi, professore di Microbiologia e virologia dell’Università Vita Salute San Raffaele e direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano.

Gruppo San Donato

Test sierologico pre-vaccino: è utile?

Ai fini della vaccinazione non serve: sia nel caso che ci siano valori elevati, quindi alta concentrazione di anticorpi, sia nel caso ci siano anticorpi bassi, non è su quello che si può basare la scelta di fare o non fare la terza dose. Il test sierologico ci informa e ci dice se in passato è effettivamente avvenuto un qualche contatto con il virus. Non ci dice esattamente quando, a meno che non si faccia una ricerca particolare, ovvero quella degli anticorpi della classe IGM che compaiono per primi e sono presenti soltanto nella primissima infezione.

Il test può distinguere gli anticorpi per un’infezione pregressa da quelli prodotti dalla vaccinazione?

Il vaccino induce soltanto anticorpi nei confronti della proteina Spike, la malattia invece porta alla produzione di anticorpi nei confronti di tutte le proteine virali. Tuttavia, la maggior parte dei test sierologici valutano gli anticorpi contro la proteina Spike e in genere nei confronti di un’altra proteina del virus, quindi in gran parte si ci dicono se c’è stata la malattia oppure soltanto la vaccinazione.

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