La diagnosi di un tumore durante la gravidanza può essere ostacolata dai cambiamenti fisiologici del corpo della donna? E quali esami possono essere svolti senza fare del male al bambino? Secondo i dati dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc), le neoplasie più frequenti durante la gravidanza sono le stesse che si ritrovano nelle donne della stessa età che non aspettano un figlio: per lo più tumori ginecologici (soprattutto della cervice uterina e dell’ovaio), tumori al seno (40% dei casi), linfomi e leucemie (20% dei casi) e melanomi.
Se in questa fase alcuni tumori possono essere diagnosticati più facilmente perché ci si sottopone a un numero maggiore di visite mediche rispetto al solito, per altri la diagnosi precoce può essere più difficile, come ci spiega nella videointervista Luigi Frigerio, primario di Ostetricia e Ginecologia all’Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo. L’esperto, che abbiamo incontrato all’evento Ho un tumore, sarò mamma? organizzato dal progetto “Salute allo Specchio” dell’Ospedale San Raffaele di Milano, ci spiega anche quali esami diagnostici si possono fare durante la gravidanza senza danneggiare la salute del bambino.
Di seguito le due videointerviste:
In questo articolo
La diagnosi di un tumore in gravidanza
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