Sono diversi gli studi che si occupano di long Covid nei bambini. Si tratta di quei sintomi, come stanchezza, nebbia cognitiva, dolori osteoarticolari, difficoltà a sentire i gusti e i sapori che colpiscono diversi pazienti anche mesi dopo che hanno avuto il tampone negativo. In Italia sono circa il 7% i bambini che una volta contagiati può sviluppare questi sintomi prolungati. A rivelare il dato, Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità.
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Dal 16 dicembre partono le vaccinazioni per i bambini tra i 5 e gli 11 anni
Il 16 dicembre partono le somministrazioni per i vaccini dei più piccoli, tra i 5 e gli 11 anni. Si tratta di 3.600.000 bambini. Il Lazio ha anticipato il V-day, partendo dai bimbi più fragili. E corre anche la somministrazione delle terze dosi – a questa mattina 12.078.543 – è stato raggiunto oltre il 59% di coloro che hanno ultimato il ciclo vaccinale dal almeno 5 mesi.
Long Covid nei bambini: preoccupano malattia infiammatoria e strascichi dell’infezione
Già diversi esperti avevano sottolineato come la malattia in alcuni casi possa avere conseguenze gravi anche sui bambini. Questo nonostante l’infezione abbia generalmente un decorso più benigno sui bambini, rispetto a quello che succede con gli adulti. La preoccupazione maggiore è che si sviluppi una forma di malattia infiammatoria (MIS-C) causata dal virus SARS-CoV-2 che può risultare particolarmente aggressiva. Sottolineiamo che resta una conseguenza rara.
Long Covid nei bambini: fondamentale il vaccino
Franco Locatelli è poi è tornato a consigliare la vaccinazione anti Covid per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. “Il vaccino è uno strumento importante per proteggere i bambini dal rischio di malattia grave. Stime dell’Ecdc valutano come ogni 10.000 casi sintomatici pediatrici ci siano 65 ospedalizzazioni, 6 ricoveri in intensiva e un decesso. In più in età pediatrica il Covid si può manifestare con sindrome infiammatoria multisistemica. Si verifica a un’età media di 9 anni, il 45% dei casi sono diagnosticati tra 5 e 11 e il 70% può richiedere terapia intensiva”.
Stanno aumentando i casi nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni
“Stiamo vivendo un aumento significativo dell’incidenza, arrivata nelle ultime settimane a 250 casi su 100.000 persone, con un aumento significativo rispetto a altre fascia di età, inclusa la over 12 in cui la maggior parte dei ragazzi è stata vaccinata”. Annamaria Staiano è presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip). “Tra i 5 e gli 11 anni ci sono stati circa 250.000 bambini infettati da Sars-Cov2 in Italia, con 1.450 ricoveri in ospedale, 36 in intensiva e 10 decessi.
Gravi anche le ripercussioni sulla salute mentale
“Con la pandemia abbiamo visto un aumento più che significativo di disturbi psichiatrici, da ansia e depressione fino a casi di autolesionisimo o atteggiamento ossessivo compulsivo, fino all’aumento di suicidio o tentato suicidio. Quindi un enorme disagio sociale che abbiamo il compito di prevenire, insieme a fattori strettamente medici”.
FONTE: Ministero della Salute
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