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I dubbi delle mamme
Quando incominciare a usare il latte vaccino? Il glutine può essere rischioso? Dieta vegana sì o no? Sono moltissimi i dubbi che affliggono le mamme alle prese con lo svezzamento dei propri figli. Per placare le loro ansie, gli esperti della Società europea di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (ESPGHAN) si sono messi ad un tavolo per stilare un documento con cinque raccomandazioni chiave, pubblicate anche sul Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition (JPGN). Scopriamole insieme.
Latte materno e latte vaccino
Il latte materno dovrebbe essere l’unico alimento per i primi 4 mesi di vita (fino alla 17esima settimana) e quello predominante fino al sesto mese (26 settimane). Proprio in questa fase di transizione, tra il quarto e il sesto mese, dovrebbero essere introdotti gli alimenti complementari. Il latte vaccino intero non dovrebbe essere usato come bevanda principale del bimbo prima del compimento del primo anno di età.
Cibi a rischio allergie
Gli alimenti potenzialmente allergenici possono essere introdotti in qualsiasi momento dopo i quattro mesi: rimandarli ulteriormente non porta alcun beneficio. Le arachidi (che ricordiamo però sono un problema di allergia soprattutto per i bambini che vivono negli Stati Uniti dove il burro di arachide è molto diffuso), in particolare, dovrebbero essere introdotte tra i 4 e gli 11 mesi nei piccoli a rischio, che presentano cioè eczema grave e/o allergia all’uovo, ma sempre dopo un’attenta valutazione da parte dello specialista.
Glutine
Il glutine può essere introdotto tra i 4 e i 12 mesi: l’età del primo assaggio non influenza il rischio di sviluppare la celiachia. Gli esperti sconsigliano comunque il consumo di grandi quantità di glutine durante tutta l’infanzia.
Dieta vegana e vegetariana
La dieta vegana è consentita solo sotto stretto controllo medico, perché la mancata introduzione di particolari nutrienti può comportare gravi conseguenze per la salute del bambino. Per i vegetariani, invece, il consiglio è quello di garantire adeguati livelli di ferro.
A tavola solo per fame, con menù variegati
Ai bambini bisogna offrire una ricca varietà di sapori e consistenze, includendo nel menù anche verdure verdi e a gusto amaro. Agli alimenti non dovrebbero essere aggiunti zucchero o sale, mentre succhi di frutta e bevande zuccherate dovrebbero essere evitati. L’appello alle mamme è quello di assecondare il senso di fame o sazietà del bambino, evitando il cibo come mezzo di conforto o premio.
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