Funziona il distanziamento fisico senza mascherina? A questa domanda risponde uno studio che arriva dalla Gran Bretagna. La regola del distanziamento fisico dei due metri ancora suggerita da molti esperti non è utile se non indossiamo anche la mascherina. È questo in estrema sintesi il risultato di uno studio condotto dall’Università di Cambridge, che ha dimostrato che una persona infetta senza mascherina è in grado di contagiare altre persone anche se si trovano alla distanza di due metri. Tra l’altro in molti luoghi anche chiusi come ristoranti e bar, la distanza è stata limitata a un metro. I risultati della ricerca inglese sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Physics of Fluids.
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Mascherine presidio anti contagio secondo la maggior parte degli studi scientifici
Tutti gli studi finora svolti hanno dimostrato che l’uso della mascherina è molto efficace nella prevenzione dei contagi. Qualche dubbio era stato espresso per la loro utilità nei luoghi aperti al pubblico.
I ricercatori di Cambridge hanno utilizzato dei modelli ricostruiti al computer per misurare fino a dove le droplet, cioè le goccioline di saliva che emettiamo quando respiriamo, arrivano dopo un colpo di tosse o uno starnuto.
Distanziamento fisico senza mascherina: attenzione anche ai luoghi all’aria aperta
Il team di ricerca ha scoperto che se una persona tossisce senza indossare la mascherina la maggior parte delle droplet cade sulle superfici vicine. Una piccola parte però resta sospesa come aerosol nell’aria e può facilmente raggiungere anche persone che si trovino a più di due metri di distanza.
Ogni volta che tossiamo, emettiamo delle particelle contenenti saliva, muco, ma anche virus e batteri. Continuare a indossare le mascherine, soprattutto nei luoghi chiusi, è cruciale per evitare di aumentare il numero di persone contagiate.
Distanziamento fisico senza mascherina: in molti ormai evitano di indossarla anche quando c’è molta gente
Diversi studi in laboratorio hanno dimostrato che le mascherine siano in grado di bloccare fino all’80% delle particelle emesse da una persona infetta. Tra l’altro dimezzano il rischio di contrarre l’infezione. È più difficile riuscire a organizzare uno studio clinico nella vita reale. Complicato infatti stabilire la correttezza dell’uso della mascherina e la qualità delle stesse. Troppe persone sono portate a riutilizzare lo stesso dispositivo più volte.
Ultimamente sono molte le persone che in Italia non usano più le mascherine. Anche nei luoghi di lavoro e in quelli chiusi come ristoranti o bar, una volta seduti al tavolo quasi nessuno continua a indossarle. La regola prevede di toglierle solo quando mangiamo o beviamo.