Il vaccino nasale contro l’influenza è raccomandato dal ministero della Salute italiano solo da un paio d’anni, anche se è sul mercato da una decade. Quest’anno tutti gli esperti, pediatri in testa, stanno lanciando l’allarme sulla severità dei sintomi dell’influenza stagionale soprattutto nei bambini. Ecco che la vaccinazione antinfluenzale, raccomandata ai bambini tra i sei mesi e i sei anni e per questo gratuita, diventa uno strumento importante, anche per non rischiare la sovrapposizione con Covid 19.
In questo articolo
Vaccino spray nasale contiene tutti i più importanti ceppi influenzali
Per agevolare la vaccinazione dei più piccoli quindi si preferisce usare uno spray nasale, invece della classica iniezione. È un vaccino influenzale quadrivalente. Fornisce quindi la protezione contro 4 ceppi di virus influenzali (2 di tipo A e 2 di tipo B). Va ricordato che a differenza del vaccino iniettato, quello in spray vede la presenze di virus vivi, anche se attenuati rispetto a quelli naturali. Per capire meglio, questi virus respirati attraverso il vaccino “muoiono” già a 37 gradi, che è la temperatura corporea media dei bambini. Quindi entra nel naso, riuscendo a moltiplicarsi e ad attivare le difese immunitarie. Una volta che raggiunge i polmoni, però, muore.
Chi può fare o chi non può fare il vaccino nasale contro l’influenza?
In Italia è raccomandato per chi abbia tra i 2 e i 6 anni. Secondo l’azienda produttrice è indicato dai 2 ai 18 anni. Negli USA viene usato anche per chi abbia meno di 50 anni.
Se si hanno meno di 2 anni o più di 18 in Italia. Oppure chi abbia avuto una reazione allergica a una precedente dose o a una sua componente.
Niente vaccino spray per chi sia allergico all’uovo, stia assumendo acido acetilsalicilico, quindi aspirina, chi sia gravemente immunodepresso o conviva con una persona immunodepressa, chi stia aspettando un bambino. Infine non può fare questo vaccino chi abbia un attacco asmatico in corso, o in passato abbia avuto un attacco asmatico molto forte.
Attenzione. Il vaccino contiene gelatina ottenuta dal maiale. Ne devono tenere conto i vegetariani e i vegani, oltre alle persone che per motivi religiosi non assumono mai carne di questo animale.
Quando è meglio aspettare prima di fare il vaccino?
Come succede per tutti i vaccini, è meglio rimandarlo se si abbia febbre o un forte raffreddore. Se il bambino è stato vaccinato da meno di 4 settimane con un altro vaccino vivente attenuato, bisogna aspettare che si concluda un mese.
Quali sono i vantaggi del vaccino nasale?
Il vantaggio dello spray è che gli anticorpi non si producono solo a livello del sangue come avviene con quello tradizionale, ma anche nelle vie respiratorie, creando una vera e propria barriera contro i virus influenzali sin da naso e bocca.
L’altro vantaggio è la facilità di somministrazione. È sufficiente uno spruzzo per ogni narice. Sappiamo che i bambini, specie i più piccoli, hanno paura dell’ago.
Quante dosi servono?
Dipende dai casi. Se si ha già ricevuto un vaccino antinfluenzale negli anni precedenti, sarà sufficiente una dose. Lo stesso accade per chi abbia almeno 9 anni, anche se non hai ricevuto un vaccino antinfluenzale.
Chi ha meno di 9 anni e non è mai stato vaccinato contro l’influenza deve fare due dosi a distanza di 4 settimane l’una dall’altra, specie se si tratta di un bambino a rischio di complicanze gravi.
Quali sono gli effetti collaterali?
Gli effetti collaterali sono quelli tipici del vaccino antinfluenzale. I più frequenti sono febbre bassa, naso che cola, mal di testa, sensazione generale di malessere. In genere dopo 48 ore questi sintomi spariscono. Di solito è sufficiente assumere del paracetamolo. Le reazioni allergiche gravi sono estremamente rari.
Bisogna considerare che siccome il virus inalato è vivo – anche se muore a 37 gradi – potrebbe diventare un problema per qualche giorno se il bambino convive con una persona gravemente immunodepressa. In questo caso si consiglia di vaccinare il bambino con il vaccino tradizionale.