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È realtà al San Raffaele la chirurgia con supporto da remoto con il 5G

La sperimentazione possibile grazie a Vodafone Italia e Artiness. Ecco tutti i dettagli

Il 5G entra in sala operatoria, facendo diventare reale la chirurgia con supporto da remoto. È in corso una sperimentazione all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano con la collaborazione di Vodafone Italia per la riparazione della valvola mitrale per via percutanea. Questo intervento richiede l’utilizzo di un sistema di remote proctoring basato su rete 5G e software in realtà aumentata. Si tratta di un supporto da remoto al medico in sala operatoria, sviluppato da Artiness con il supporto di Vodafone Italia. Il trial è condotto nell’Unità Operativa di Cardiochirurgia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, configurata con infrastruttura Vodafone 5G. Il dottor Paolo Denti è il Principal Investigator (PI) dello studio.

Cos’è il proctoring?

Con il termine proctoring ci si riferisce al supporto fornito dalle aziende medicali ai medici in sala operatoria. In questo modo i professionisti apprendono nuove pratiche chirurgiche o supervisionano durante l’impianto di nuovi dispositivi. Il sistema di remote proctoring in questione rende questo supporto possibile da remoto grazie a un software installato su due visori di realtà aumentata connessi e gestiti sull’architettura di edge computing (MEC) della rete 5G Vodafone.

Gruppo San Donato

Chirurgia con supporto da remoto con il 5G: ecco come funziona

Nella sperimentazione che si sta svolgendo nell’ospedale milanese, il sistema di remote proctoring è a disposizione sia del primo operatore in sala operatoria, sia del proctor, che è lo specialista del dispositivo medicale, da remoto. Il proctor visualizza in realtà aumentata sia i segnali medicali provenienti dalla sala operatoria, sia un modello 3D del cuore del paziente, realizzato grazie al software di Artiness. Anche il chirurgo visualizza e interagisce con il modello 3D. Riceve dal proctor indicazioni su come procedere nell’intervento in tempo reale, grazie alla velocità e alla bassa latenza fornita dall’edge computing 5G Vodafone. L’obiettivo del trial clinico è quello di verificare l’applicabilità di tecnologie che permettono di remotizzare la pratica di proctoring sfruttando connettività e architettura 5G e di testare la facilità di utilizzo del sistema.

Cos’è Artiness

Artiness è una startup fondata nel 2018 da ricercatori e professori del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano. Fondamentale per lei vincere il secondo bando Vodafone “Action for 5G” dedicato a startup, PMI e imprese sociali che vogliono contribuire con le loro idee innovative allo sviluppo del 5G in Italia.

Chirurgia con supporto da remoto con il 5G: si aprono possibilità molto importanti

“Nel trial clinico condotto all’Ospedale San Raffaele la rete 5G Vodafone, l’edge computing e la realtà aumentata stanno consentendo all’équipe medica di condurre veri interventi chirurgici da remoto. Il 5G e la tecnologia stanno scrivendo una nuova pagina della storia della medicina e della sanità: il futuro è sempre più a portata di mano”. Sabrina Baggioni è direttore programma 5G di Vodafone Italia.

“Siamo fieri di aver contribuito concretamente allo sviluppo e all’applicazione di una tale innovazione grazie anche ai nostri partner, Vodafone e Artiness. Questo progetto è un’ulteriore testimonianza della vocazione del San Raffaele. Non solo cura e ricerca ma anche innovazione e trasferimento tecnologico. L’obiettivo è quello di anticipare oggi ai nostri pazienti le soluzioni terapeutiche e tecnologiche di domani”. Paolo Denti è PI dello studio e cardiochirurgo dell’IRCCS Ospedale San Raffaele.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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