L’allattamento da mamma guarita da Covid funziona come un vaccino per i bambini. Il latte materno stimola la produzione di anticorpi specifici contro il virus SARS-CoV-2. È questo in estrema sintesi il risultato di uno studio tutto italiano coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e dall’Umberto I di Roma. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica JAMA Network Open. Questo studio apre un altro capitolo sull’importanza dell’allattamento al seno.
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Quanti tipi di anticorpi esistono?
In tempi di pandemia abbiamo ormai imparato che gli anticorpi si chiamano immunoglobuline. Si tratta di molecole prodotte dai linfociti B. Si legano con un determinato antigene, in questo caso al coronavirus, per promuovere la sua eliminazione. Ce ne sono di cinque tipi diversi:
- le Immunoglobuline M (IgM) sono le prime ad attivarsi appena entra nell’organismo un nuovo agente estraneo;
- le Immunoglobuline di tipo A (IgA) proteggono le mucose, come quelle che rivestono il cavo orale, i polmoni e l’intestino;
- quelle di tipo E (IgE) rispondono in caso di attacco da parte di parassiti o allergie;
- le Immunoglobuline di tipo G (IgG) sono quelle che riconoscono un antigene che ci ha già colpito in passato;
- quelle di tipo D (IgD) che sono ancora avvolte da un alone di mistero.
Allattamento da mamma guarita da Covid: cosa avviene nel neonato
Il primo passaggio di anticorpi dalla mamma al bambino avviene durante la gestazione attraverso la placenta. In questo caso si tratta delle immunoglobuline G, quelle che riconoscono un virus che ha già colpito in passato la madre. Con il latte materno si trasferisce al bambino anche le immunoglobuline A, quelle specifiche per le mucose.
Si creano anche le immunoglobuline A
I ricercatori dei due centri di ricerca romani hanno analizzato i dati di una trentina di donne che erano positive quando hanno partorito. Il lavoro si è concentrato sul funzionamento dei meccanismi di protezione. La prima scoperta è stata che i bambini non avevano le immunoglobuline G, quelle specifiche per SARS-CoV-2 nel sangue. Ma se poi venivano allattati al seno avevano gli anticorpi IgA nella saliva sia a 48 ore, sia a due mesi dal parto. Inoltre la concentrazione di questi anticorpi risultava elevata anche dopo che la mamma aveva smesso di produrli.
Allattamento da mamma guarita da Covid: il latte materno agisce come un vaccino
La conseguenza è che il latte materno non solo garantisce una protezione passiva trasferendo al bambino gli anticorpi prodotti dalla madre, ma anche una protezione attiva. Aiuta cioè i neonati a produrre autonomamente le proprie difese immunitarie. In questo caso giocano un ruolo centrale le molecole immuno-complessi. Si tratta di molecole che nascono dalla fusione tra le IgA prodotte dalle madri e la proteina Spike del virus, quella che permette all’antigene di entrare nelle cellule e di riprodursi.